POLITICI ED IMPRENDITORI NEL MIRINO DELLA DDA: SCATANO LE MANETTE PER UNA SERIE DI APPALTI TRUCCATI E FAVORI CONCESSI AI CASALESI. EMESSE 69 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE

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    La dda di Napoli, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia partenopea, con l’ausilio della Guardia di Finanza, ha eseguito dall’alba di oggi 69 ordinanze di custodia cautelare a carico di imprenditori e politici accusati di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione mafiosa. A far scaturire i provvedimenti, 18 le procedure di affidamento di lavori di committenza pubblica, gestite da enti pubblici. Nello specifico i magistrati hanno individuato 13 reati di corruzione, e 15 reati di turbativa d’asta in relazione a procedure d’appalto espletate in varie province campane, in alcuni casi aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei Casalesi. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di corruzione e altre gravi irregolarità nelle gare di appalto pubblico realizzate in varie province campane, in alcuni casi anche al fine di agevolare organizzazioni criminali di stampo camorristico. Le figure ‘eccellenti’ toccate dall’indagine riguardano i sindaci di Aversa Enrico De Cristofaro e di Riardo, Nicola D’Ovidio, per i quali il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. C’è anche il nome del consigliere regionale campano di Ncd (aderente al gruppo misto) ed ex assessore regionale ai Beni culturali e Turismo della Giunta Caldoro, Pasquale Sommese, tra i destinatari delle ordinanze emesse, oltre che nei confronti di politici locali, anche per funzionari pubblici, professori universitari, commercialisti, ingegneri e faccendieri. Fra quelli finiti ai domiciliari, l’ex sindaco di Casapulla Ferdinando Bosco, l’ex sindaco di San Giorgio a Cremano Domenico Giorgiano, l’ex sindaco di Pompei Claudio D’Alessio e l’ex presidente della Mostra d’Oltremare di Napoli, Andrea Rea.