Ponte Morandi, il Mit ad Autostrade: “Si dimostri che la prevenzione è stata eseguita”

    Sarà domani mattina a Genova per un sopralluogo la commissione di inchiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a far luce, per la sua parte di responsabilità, sulle cause del crollo della campata centrale del ponte Morandi. Il programma, impara l’Agi, prevede un’indagine in quota, sulle parti del ponte rimasto in piedi, e sul fondo, sul letto del torrente Polcevera dove sono stati abbattuti i blocchi di cemento armato. Dovrebbero essere presenti anche i tecnici di Autostrade. È previsto un incontro al Provveditorato per le opere pubbliche della Liguria e della Valle d’Aosta e forse la Procura della Repubblica genovese riceverà una relazione sull’esito dell’ispezione.

    Anche in questo caso, il MIT, attraverso la competente direzione generale, ha inviato una comunicazione formale a Autostrade per l’Italia chiedendo un rapporto dettagliato da inviare entro 15 giorni in cui sia chiara la prova di tutte le misure adottate per assicurare la funzionalità della società. fornito. infrastruttura in questione e per prevenire qualsiasi evento accidentale. Ricordando che: “Qualsiasi verifica strutturale dei lavori in concessione” è responsabilità del concessionario e i controlli del concedente sono principalmente finalizzati al rispetto degli obblighi convenzionali “.

    La comunicazione si riferisce agli oneri specifici della società ai sensi dell’art. 14 del codice della strada, nonché gli obblighi relativi alla gestione e alla manutenzione del corpo autostradale, come definito dal contratto di concessione. Con la stessa comunicazione il Ministero chiede a Autostrade per l’Italia di confermare il proprio impegno a ripristinare integralmente il viadotto di Polcevera con addebiti esclusivamente a proprie spese, entro un periodo di tempo limitato, che sarà indicato dal concedente sulla base di un stato aggiornato della situazione. È inoltre richiesto di fornire copertura assicurativa, a proprie spese e spese, di tutte le spese relative al completo ripristino delle opere e delle aree danneggiate dall’evento.

    Infine, il ministero sottolinea che “nel caso in cui le giustificazioni richieste siano ritenute inadeguate o inadeguate”, la comunicazione di ieri “fungerà da protesta contro il mancato adempimento degli obblighi previsti dal contratto di concessione”. Parallelamente e in modo indipendente, il ministero “con l’obiettivo di gettare luce sull’incidente e controllare tutte le possibili responsabilità”, ha avviato indagini “per valutare, sempre in conformità con le contraddittorie questioni con le parti coinvolte, se ci sono stati gravi inadempimenti contrattuali dal concessionario “.