Ponte Morandi, le reazioni politiche

    La reazione di Stefano Esposito dei Dem contro il governo, invitato a tacere “almeno per poche ore” invece di fare “propaganda politica con i soccorsi in corso” è una delle più ruvide in queste calde e drammatiche ore post tragedia a Genova.
    La manutenzione di quel ponte, secondo quanto spiega Esposito, è responsabilità del concessionario non statale. Sempre dal Partito Democratico, il leader del Senato Andrea Marcucci chiede che venga rispettato il dolore delle famiglie coinvolte, mettendo da parte la propaganda “almeno per un giorno”. Invito abbastanza inutile, dal momento che il treno di propaganda è già partito. Il presidente della Commissione Finanze del Senato, la Lega Alberto Bagnai, noto per le sue posizioni anti-euro, arriva un tweet di una sola parola: “Austerità”. Il significato è chiaro: la colpa di quanto accaduto nel capoluogo ligure sono i tagli alla spesa pubblica imposta dall’Unione Europea. Il tweet di Bagnai viene quindi rimosso, ma il suo screenshot circola sulla rete accompagnato da accuse di saccheggio da parte dei suoi detrattori. Le stesse accuse di saccheggio che cadono sul deputato del Movimento 5 Stelle, Massimo Baroni, che si scaglia contro le grandi opere: “A Genova è crollato il Ponte Morandi, una notizia incredibile e una cosa inaccettabile per una nazione come l’Italia. opere inutili quando c’è da mettere in sicurezza le opere già esistenti “.