Premier League, Mourinho esonerato dal Chelsea – di Stefano Renzi

    La decisione del club inglese era nell’aria da tempo, ed ora è diventata realtà. José Mourinho non è più l’allenatore del Chelsea. Lo ha annunciato la società con un comunicato ufficiale dove si parla di “rescissione consensuale” del contratto, formula che probabilmente vuole nascondere quello che di fatto è un esonero. L’ “Emergency Board” convocato dal presidente Roman Abramovich ha votato a sfavore dell’ormai ex tecnico portoghese, il quale vede terminare per la seconda volta la sua avventura a con i “Blues”.

    Il Mourinho bis era cominciato nell’estate del 2013, e dopo un campionato privo di trofei la squadra si rifece nell’annata seguente con la conquista della Premier League e della Coppa di Lega; questa stagione permise all’allenatore di farsi firmare un faraonico contratto di quasi 14 milioni di euro all’anno – circa 340’000 euro a settimana – fino al 2019 e senza inserimento di buonuscita in caso di esonero, ragion per cui il presidente russo ha tentennato parecchio tempo prima di arrivare ad una decisione definitiva. “Tutti al Chelsea ringraziano Josè per il suo immenso contributo da quando è tornato nell’estate 2013” – così recita la nota ufficiale del Chelsea- “(…) Ma sia Josè che la società concordano sul fatto che i risultati non sono stati abbastanza buoni in questa stagione e credono che sia nel miglior interesse di tutti prendere strade diverse”.

    Una presa di posizione inevitabile visti i recenti risultati della squadra londinese. Nove sconfitte in sedici partite di campionato, sedicesimo posto in classifica – a un solo punto dalla zona retrocessione – e venti punti di distacco dalla prima posizione, occupata peraltro dal Leicester City di Claudio Ranieri, tanto criticato in passato da Mourinho quando i due allenavano rispettivamente Roma e Inter. Il destino ha voluto che proprio la sconfitta per 2-1 subita nei confronti del Leicester abbia obbligato il portoghese a fare le valige.

    La società si sta già adoperando nel cercare il possibile sostituto. Secondo quanto riporta la BBC, i nomi che circolano sono quelli di Brendan Rodgers, Juande Ramos e Guus Hiddink; proprio quest’ultimo il più plausibile, e non sarebbe la prima volta visto che nel 2009 l’olandese rilevò il posto di Avraham Grant sulla panchina del Chelsea portando la squadra alla vittoria della FA Cup e in semifinale di Champions League, dove fu sconfitta dal Barcellona futuro campione d’Europa.

    “Le tre Premier League, la FA Cup, la Community Shield e le tre Coppe di Lega vinte nell’arco delle due esperienze ne fanno il tecnico più vincente nei nostri 110 anni di storia. (…) Il club desidera mettere in chiaro che con Josè ci si lascia in buoni rapporti, rimarrà sempre una figura amata, rispettata e significativa al Chelsea. La sua eredità a Stamford Bridge e in Inghilterra è fuori discussione e sarà sempre il benvenuto.” Si esprime così la società londinese nella nota ufficiale, dimostrando che nonostante il suo prematuro allontanamento, lo “Special One” rimarrà sempre nel cuore dei tifosi.

    Stefano Renzi