È stata smantellata la famigerata “banda del succhiello“, il gruppo che ha messo scompiglio nel Torinese con qualcosa come 80 furti nellarco di nove mesi, arrivando anche nelle province di Asti e Cuneo. Oggi sono stati tratti in arresto cinque albanesi e un italiano, ad opera dei carabinieri di Pinerolo: ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro di loro, fermati gli altri due di origine albanese, con laccusa a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e di autovetture e ricettazione. La banda era diventata famosa per labitudine di scattare dei selfie nelle case che svaligiavano, dove si ritraevano in compagnia degli ignari inquilini mentre dormivano.
Presa banda del succhiello: ecco come sceglievano gli obiettivi
Finito lincubo della banda del succhiello, quindi, con larresto di sei persone, componenti del sodalizio criminale che aveva messo a segno 79 colpi nel Torinese e nelle province di Cuneo ed Asti, furti che sono stati compiuti in nove mesi, tra marzo e novembre 2018. Un obiettivo diverso al giorno, lontano geograficamente dal precedente, per rendere complicate le indagini sul loro conto: la banda si muoveva da Torino a piccoli centri come Bricherasio, San Germano Chisone, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Perosa Argentina, Pinasca, Cuorgné, Colleretto Castelnuovo, Villar Perosa, Pont Canavese, Sparone e Susa. Quando scarseggiavano gli obiettivi andavano anche oltre il Torinese, puntando alle province di Cuneo e Asti. Gli obiettivi erano ville o appartamenti isolati, preferibilmente abitati da anziani e meglio ancora se erano presenti auto lussuose nel parcheggio. Travisati nel volto con passamontagna, utilizzavano un succhiello per forare il legno e rompere i serramenti delle finestre. La banda metteva a segno anche più di un colpo al giorno, e in alcuni casi, telefono alla mano scattavano dei selfie con le vittime mentre dormivano, come souvenir del lavoro svolto. che erano a letto per ricordare la serata.
