PRIMO OK DDL ANTI-CYBERBULLI, DA SCUOLA PARTE LOTTA

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    Il Senato dichiara guerra ai “cyberbulli” e lo fa con un disegno di legge approvato all’ unanimità che dà alle vittime minorenni un’arma di difesa in più: la possibilità di ottenere dal gestore del sito internetl’oscuramento dei dati che lo riguardano, nel giro di poche ore. Il progetto di legge d’iniziativa parlamentare, spiega il relatore Francesco Palermo (Aut), “è senz’altro un passo avanti nella lotta” ai bulli telematici e fa dell’Italia “uno dei primi Paesi a legiferare in materia”.Queste, in sintesi, le principali novità del provvedimento che ora passa all’esame della Camera. Cosè il cyberbullismo:  E’ qualsiasi forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica. Ma è anche la diffusione di contenuti online finalizzata a isolare un minore o un gruppo di minori “ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.  Il ragazzo vittima (o il genitore o tutore) può chiedere al gestore del sito internet di oscurare o rimuovere i dati che lo riguardano. E se entro le 12 ore il gestore non dà conferma di aver provveduto alla richiesta ed entro le 48 ore non avviene la cancellazione, sempre la vittima potrà rivolgersi direttamente al Garante per la privacy. Che entro 48 ore dalla domanda deve intervenire.  Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge si istituisce presso la presidenza del Consiglio un tavolo tecnico per prevenire e contrastare il cyberbullismo, composto, tra gli altri, da rappresentanti dei vari ministeri (Interno, Istruzione, Lavoro, Giustizia, Sviluppo economico, Salute), dell’Anci, del Garante per l’Infanzia e di quello per la privacy. Nonché da rappresentanti di studenti, genitori e associazioni “attive contro il cyberbullismo” per non dire quelle “attive contro l’omofobia” perché alcuni senatori di Area Popolare si erano opposti. Il tavolo, entro 60 giorni dal suo insediamento, deve mettere a punto un piano per contrastare il fenomeno e dovrà avviare, tra l’altro, anche campagne di sensibilizzazione e informazione. Il Miur, che deve svolgere un’azione di coordinamento, avrà 30 giorni di tempo per prevedere “linee di orientamento per prevenzione e contrasto del cyberbullismo nelle scuole” che devono comprendere, tra le varie cose, anche la formazione del personale scolastico e misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti. Le scuole dovranno promuovere anche un uso consapevole del web.