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    Rai, palinsesti con poche sorprese e tante polemiche

    Eccolo dunque il palinsesto della Rai (parliamo ovviamente di tutte le reti), che andremo a vedere nei prossimi mesi.
    Scelte ovviamente passate – ed ‘autorizzate’ – dal Cda di Viale Mazzini, che il prossimo 9 luglio saranno sottoposte alle ‘esigenze’ degli inserzionisti pubblicitari, le cui scelte spesso determinano il destino di un programma.

    Ecco i programmi di ‘striscia quotidiana’ ed i relativi conduttori:
    Unomattina‘ (Roberto Poletti e Valentina Bisti); ‘La Vita in Diretta‘ (Lorella Cuccarini e ad Alberto Matano); ‘La prova del cuoco‘ (Elia Isoardi); ‘Vieni da me‘ (Caterina Balivo); ‘Mattina in famiglia‘ (Tiberio Timperi e Monica Setta). Confermata ovviamente Mara Venier a ‘Domenica In‘, alla quale quest’anno seguirà poi Francesca Fialdini.

    Prime time di RaiUno:
    la cosiddetta ‘prima serata’ della rete ammiraglia prevede dalla domenica al mercoledì quattro serate dedicate alla fiction; il giovedì sarà per un film; mentre il finesettimana, Alberto Angela a parte, sarà incentrato sullo show con il ‘Tale e Quale Show‘ di Conti i venerdì, seguito da una nuova trasmissione condotta da Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada mentre, come abbiamo visto con Alberto Angela, il sabato debutterà uno show di due puntate condotto da Enrico Ruggeri. Come preannunciato troveremo quindi, la domenica sera, Fabio Fazio su Raidue.
    Prosegue ‘verso l’infinito ed oltre’ l’ormai storica ‘Porta a Porta‘ (Rai1), mentre sarà Raidue a prendersi carico di ‘Petrolio‘. Anche qui come già annunciato, ecco il gradito ritorno di Serena Dandini e della sua ‘Tv delle ragazze‘.

    Per quel che riguarda la Radio invece, dove la Rai continua a mantenere un posto di rilievo in termini di ascolto, c’è da segnalare il gradito ritorno intanto quello di ‘Stereonotte‘, con la sua delicata ed interessante programmazione notturna. Mara Venier potrebbe condurre per Radio2. E’ stato invece anticipato il ‘Social Club‘ di Luca Barbarossa (8.30-10) il quale, oltre che su Radio2, sarà anche su Rai2. rete che, puntualmente rilancia anche Giancarlo Magalli con ‘I Fatti Vostri‘.

    Infine, sebbene confermata la sua presenza nella multipiattaforma, riguardo a Rosario Fiorello al momento ‘tutto tace’. Stessa cosa sul festival di Sanremo, che quest’anno ‘celebra’ i suoi 70 anni di età. Ma per entrambe le cose c’è tempo e sicuramente se ne parlerà per mesi.

    Ovviamente, come si si aspettava, la scelta dei palinsesti non ha accontentato tutti, e non sono mancate chiaramente le polemiche. Ad esempio Rita Borioni, consigliere d’amministrazione Rai, la quale, oltre che per quelli radiofonici (che secondo lei “non erano stati adeguatamente illustrati prima del voto”), non sembra aver ‘digerito‘ le scelte optate per Raiuno: “Ho votato contro i palinsesti presentati benché abbia apprezzato l’evidente impegno di Rai2 per ridefinire la propria identità e il proprio target, affrontando i rischi tipici della sperimentazione, e la sapienza di Rai3 nel bilanciare vecchio e nuovo. Ma il palinsesto di Rai1 sembra offrire in prime time quattro serate di fiction a settimana e una di film. E vedremo come si equilibrerà il rapporto costi-benefici di questa scelta. Credo che un canale generalista debba dare offerta più ampia e variegata. Invece non mostra una grande volontà di innovazione tranne nelle conduzioni che però hanno trascurato le risorse interne”.
    Ha fatto sentrie la sua voce anche il capogruppo Pd in vigilanza, senatore Davide Faraone, che ha tuonato contro quella che ha definito “un’infornata di esterni senza precedenti con profili professionali mediocri ma con una caratteristica comune, il pensiero unico del sovranismo. Queste le caratteristiche dei volti nuovi nei palinsesti della Rai del cosiddetto cambiamento. Mai la Rai, e in particolare Raiuno, la rete più importante, è stata così schiava dei partiti e del pensiero unico. Una pagina nera per la cultura e la democrazia del nostro paese. Nei tempi bui della prima Repubblica, che mai avevamo creduto di dover rimpiangere, si lottizzavano i tg: adesso la lottizzazione sovranista raggiunge i programmi di intrattenimento e persino gli autori Tv. Mai la lottizzazione è arrivata a tanto. Mi vergogno per loro e per il Paese”.
    Max