REGIONALI – ZINGARETTI: SIAMO VIVI E VITTORIOSI. FONTANA: ED ORA LAVORIAMO SULL’AUTONOMIA

    Per quanto possa sembrare paradossale, nell’ambito di quella che per il pd è stata una ’Caporetto’, la sua vittoria era quasi ’telefonata’. Ma non tanto per ’straordinari’ meriti legati al suo primo mandato (anzi, vista la situazione della Sanità), quanto per il fatto che il suo unico vero competitor, il Centrodestra, oltre che aver puntato su un candidato ’sconosciuto’ (se non per il fatto che non sia stato gradito persino a Milano), ha ’pagato’ duramente lo strappo con Pirozzi, che con i suoi voti sarebbe stato decisivo. Dunque, con il 33,08% Nicola Zingaretti ’bissa’ la presenza alla Pisana, precedendo Stefano Parisi (31,29%), e la pentastellata Roberta Lombardi (27,08%). “Il dato delle elezioni regionali del Lazio è che c’è stata una bellissima rimonta del voto – ha affermato Zingaretti – Questo è un risultato importante che offre alla nostra comunità la giusta stabilità per cambiarla e migliorarla. Questo è un voto totalmente in controtendenza che segna che siamo vivi, vitali e che possiamo essere vittoriosi e io da questo mi muoverò – ha assicurato il Governatore rivolgendosi al suo elettorato – lo dico con immensa umiltà, per guardare in faccia il dolore e le domande dei cittadini di questa regione”. Come dicevamo, ’decisivo’ per l’affermazione di Zingaretti, il vulcanico sindaco di Amatrice (dove ha segnato il 53,12% ei voti), ha totalizzato un comunque interessante 4,93%. “Per noi è un risultato straordinario, per la prima volta nella storia di un voto regionale in Italia una lista civica ha raggiunto circa il 5% – ha commentato Sergio Pirozzi – In consiglio regionale non appoggerò nessuno e, come avevo detto in tempi non sospetti, non ci sarà una maggioranza come non c’è per il governo nazionale”. Amareggiata ma non troppo invece Roberta Lombardi, la quale ha tenuto ad affermare sulla sua pagina Fb: “”Io ho dato il massimo, tutti abbiamo dato il massimo e lo ritengo un grande risultato. Prima di tutto vorrei ringraziare chi mi ha sostenuto in questo percorso: il mio staff, gli attivisti, i candidati, la mia famiglia e soprattutto i miei bambini che, da domani, riavranno la loro mamma. Sapevamo che sarebbe stato difficile, il voto regionale è sempre una partita a sé e abbiamo raggiunto un risultato molto importante: abbiamo incrementato i consensi territoriali rispetto al 2013 e per questo possiamo ritenerci soddisfatti”. Per quel che riguarda gli altri candidati nel lazio: Mauro Antonini (Casapound Italia) è all’1,95%, Elisabetta Canitano (Potere al Popolo) è all’1,43%, Jean Leonard Touadì (Civica popolare) è allo 0,25%, Giovanni Paolo Azzaro (Democrazia cristiana) è allo 0,24%, Stefano Rosati (Riconquistare l’Italia) è allo 0,17%. Prosegue invece nel ’segno della tradizione’ la Lombardia,. anche qui con una vittoria annunciata. L’ex sindaco di Varese, candidato del centrodestra Attilio Fontana, con il 49,74% è il nuovo Governatore. “Riprenderemo il cammino in continuità con gli ultimi 23 anni di centrodestra che sarà caratterizzato dalla grande riforma dell’autonomia che sarà la priorità – ha affermato il vincitore – Ci saranno sicuramente persone di qualità, la distinzione ’politico’ e ’non politico’ la considero superata. Piuttosto vedo una distinzione tra persone capaci e non”. Ha dovuto così accontentarsi invece del secondo posto, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che alla guida del centrosinistra ha ottenuto un al 29,09%. A seguire, il candidato del M5S Dario Violi al 17,36%, Onorio Rosati (Leu) all’1,93%, Angela de Rosa (Casapound Italia) allo 0,89%, Massimo Roberto Gatti (Sinistra per la Lombardia) allo 0,68% e, infine, Giulio Arrighini, (Grande Nord) allo 0,28%.
    M.