Renzi, Firenze in un documentario

    Lanciarsi nella presentazione dei tesori della città di cui è stato presidente della provincia e poi sindaco. L’ex premier Matteo Renzi racconterà Firenze e le sue bellezze un documentario televisivo in otto episodi prodotti dalla compagnia Arcobaleno Tre di Lucio Presta, che andrà forse in onda all’estero. Dopo mesi di voci e annunci, l’aspetto ufficiale è arrivato alla data di inizio delle riprese, fissata per il 21 agosto. Il set sarà allestito in Piazza del Duomo, dalle 18:00 alle 20:00. L’uso delle piazze della città, la concessione di spazi e divieti di transito pedonale ha causato non poche polemiche e una domanda urgente presentata dall’assessore alla M5S Silvia Noferi. Palazzo Vecchio ha fornito una serie di chiarimenti, a cominciare dal canone Cosap: essendo la durata delle riprese in Piazza Duomo meno di tre giorni, il regolamento comunale non prevede il pagamento. La piazza sarà chiusa – spiega il Comune – solo quando sorvolerete un drone: per il resto del tempo, il passaggio pedonale sarà garantito attraverso la piazza. Le riprese si svolgeranno anche all’interno della basilica, non nel campanile di Giotto. Il 22 agosto si svolgerà a Palazzo Medici Riccardi, il giorno di chiusura del museo, dalle 18:00 alle 22:00. Naturalmente, le riprese sono previste anche a Palazzo Vecchio, il 23, giorno di chiusura del museo. In questo caso, come spiegato dal Comune, è stata applicata una tariffa tripla rispetto all’ordinario perché il documentario poteva avere una distribuzione all’estero. Palazzo Vecchio, quindi, raccoglierà in totale circa seimila euro. Proprio il 22 agosto, le riprese di “Six underground”, un film d’azione diretto dal regista di Armageddon, Michael Bay, girerà a Firenze, con scene di inseguimento per le vie del centro. La troupe, circa 450 persone, rimarrà per sei settimane tra le riprese effettive e le operazioni accessorie, con conseguenti ripercussioni sul traffico. Secondo quanto riferito da Tommaso Grassi, consigliere comunale di Firenze, Riparte a Sinistra, al film è stato anche chiesto di usare fumi all’interno di Palazzo Vecchio e di autorizzare un’esplosione nella piazza degli Uffizi: “Comune e Galleria degli Uffizi hanno, fortunatamente, respinto” la richiesta , riporta sempre Grassi.