Roberto Battiston sarebbe stato rimosso dal suo incarico di Presidente dellAgenzia Spaziale Italiana. Una notizia che lascia sconcertati in molti ma che soprattutto alza burrascose polemiche in sede di Governo. Il vicepremier Luigi Di Maio sarebbe su tutte le furie perché, da come apprende da fonti del M5s, lallontanamento “non era concordato e ci saranno conseguenze”. Ad essere alloscuro di quanto accaduto non solo Di Maio (raggiunto dalla notizia durante il suo viaggio in Cina), ma anche il viceministro allIstruzione, Lorenzo Fioramonti.
A dare lannuncio della revoca dallincarico è stato lo stesso Battiston via social: “Oggi il Ministro Bussetti con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dallincarico di Presidente Asi ha scritto su Twitter E il primo spoil system di Ente di Ricerca. Grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano”. Nato nel 1956, a Trento, ordinario di Fisica Sperimentale allUniversità di Trento, Battiston era al secondo mandato come presidente dellAgenzia Spaziale Italiana. Era stato infatti nominato dal ministro per lIstruzione, Università e Ricerca, per il quadriennio 2018-2022.
A mettere Di Maio al corrente della situazione, che apre una nuova crepa tra M5S e Lega, Stefano Buffagni, sottosegretario e uomo di fiducia di Di Maio, che a sua volta era venuto a sapere del cambio ai vertici dellAgenzia non da esponenti di governo ma da fonti interne al Miur. Anche per questo, spiegano i beninformati, Di Maio non accetterebbe quanto avvenuto; la questione della rimozione di Battiston “avrà conseguenze” perché “la ricerca non può essere terreno di scorribande”, ragionano i vertici 5 Stelle, alle prese con i malumori e le preoccupazioni della comunità scientifica che, assieme allo stesso Battiston, grida in queste ore al primo caso di spoil system in un ente di ricerca. In realtà, fonti M5S sostengono che la Lega da tempo fosse interessata a un cambio ai vertici dellAsi, con conseguente rimozione di Battiston.
Secondo quanto lAdnkronos è in grado di apprendere il nome scelto per la successione di Battiston allAsi sarebbe quello di Pasquale Preziosa, ex capo di Stato Maggiore dellAeronautica italiana. Fonti Miur sottolineano che si tratta di una nomina di altissimo profilo pensata nellinteresse dellEnte, fiore allocchiello del Paese, e del suo futuro. Preziosa “rappresenta una garanzia, è un uomo delle istituzioni. È un docente di diritto aerospaziale”, specificano ancora dal Miur.
“Me ne vado a testa alta” le parole con cui, ieri pomeriggio, Battiston ha salutato i dipendenti dellAsi. “Sono entrato in un momento difficile per lAgenzia ma oggi lAsi ha recuperato la sua reputazione” ha detto, mantenendo un tono molto pacato nel salutare i suoi compagni di viaggio che dal maggio 2014 lo hanno affiancato, a vario titolo, nella governance dellente spaziale italiano. Il saluto di Battiston è stato in più occasioni interrotto dagli applausi dei dipendenti dellAsi. A cominciare da quando lormai ex presidente ha sottolineato la “ritrovata reputazione dellAgenzia Spaziale Italiana”. Un altro applauso ha accompagnato la sua osservazione su come va “gestito un ente pubblico” come lAsi, su come “si sta dentro a un sistema che deve servire i cittadini e il Paese”. Poco meno di mezzora è durato il saluto di Battiston che ha ricordato, tra gli altri traguardi raggiunti dalla sua presidenza, gli accordi sottoscritti con Pechino per realizzare una stazione spaziale cinese, o le intese con Space X e con Virgin Galactic, questultima mirata ad aprire anche allItalia le porte del turismo spaziale e dei voli suborbitali.
A quanto si apprende, il cambio al vertice dellAsi è stato deciso allesito di unattenta verifica sullattività svolta dallAsi negli ultimi mesi e in attuazione di vigenti norme di legge. Fonti Miur fanno notare che la nomina di Battiston era stata firmata dalla ministra Fedeli lo scorso 7 maggio, con un governo che aveva perso la fiducia degli italiani alle elezioni del 4 marzo e agiva in ordinaria amministrazione. La nomina, peraltro, sempre secondo fonti Miur, non è mai stata sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato Interministeriale per le politiche relative allaerospazio istituito con la legge 7 del 2018, che è entrata in vigore nelle prime settimane di questanno. Altro capitolo messo sotto i riflettori dal Miur è quello dei compensi percepiti dai vertici di Asi e di altri Enti pubblici di ricerca. Ora la stessa Valeria Fedeli annuncia che presenterà “uninterrogazione per chiedere quali sarebbero i risultati della citata attenta verifica sullattività svolta dallAsi negli ultimi mesi in base ai quali il governo si è assunto la responsabilità, a fronte di nessun investimento nella ricerca, di cacciare un eccellente professionista come Battiston che per le sue capacità, riconosciute a livello internazionale, io stessa da ministra avevo deciso di confermare alla presidenza dellAgenzia nel maggio scorso”.
Sulla vicenda divampa la polemica politica. Usa lironia lex premier Paolo Gentiloni che su Facebook scrive: “La Lega si fa spazio”. Per il senatore del Pd Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione cultura, istruzione, università e ricerca del Senato, la rimozione di Battiston “è gravissima. Nella loro smania di poltrone, Lega e M5S mettono in atto un precedente inquietante e preoccupante. Pur di avere persone fedeli al governo, vengono colpiti i competenti e i meritevoli. Latto del ministro Bussetti è una vera prevaricazione, che mette a rischio libertà e dignità della ricerca pubblica in Italia”. Nichi Vendola, di Sinistra Italiana-Leu, parla di “sfregio alla comunità scientifica”, mentre secondo Fabio Rampelli, di Fratelli dItalia, la rimozione di Battiston “era un atto dovuto”. “Non è certo quel cavaliere senza macchia di cui ora parla la sinistra – afferma Rampelli – ma ha alle spalle la disastrosa gestione di un centro di eccellenza come il Cira, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali”.