ROMA – SE MARINO TORNA ALLA GUIDA DEL CAMPIDOGLIO, DIMISSIONI IN MASSA DEI CONSIGLIERI PD

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    Il braccio di ferro fra il dimissionario primo cittadino e il suo partito sembra arrivare ad una svolta. Marino specifica la sua posizione a tal proposito: “Sto riflettendo e comunicherò presto le mie decisioni alla figura istituzionale che è la presidente Valeria Baglio. Qui la questione non è Ignazio Marino ma Roma: io non ho assolutamente nulla né da chiedere né da negoziare con nessuno”. Si è conclusa con ‘un nulla di fatto’ la riunione di ieri tra Marino, Orfini (commissario del Pd) e il vicesindaco Causi che dichiara: ’’Ognuno resta sulle sue posizioni”. Oggi l’incontro tra Orfini ed i consiglieri del Pd, che minacciano le dimissioni di massa se Marino dovesse ripensare e ripresentarsi nel suo ruolo di sindaco. Ma per sciogliere il consiglio e mettere definitivamente fine a questo logorante periodo di stallo, servono le dimissioni della metà, più uno, dei consiglieri capitolini. Essendo 48 i consiglieri, servirebbero le dimissioni di almeno 25 di loro. Anche di questo, probabilmente, si parlerà nel vertice al Nazareno. Intanto Marino risponde a tono al presidente dell’Anticorruzione Cantone, che ha accusato la capitale “di non avere gli anticorpi contro la corruzione”. “A Roma gli anticorpi esistono – sottolinea il sindaco dimissionario – questa piazza domenica ne ha visti migliaia presenti. Nella città ce ne sono milioni. Certamente gli anticorpi vanno valorizzati da noi delle istituzioni, perché se in un organismo vivente gli anticorpi vengono annichiliti non potranno svolgere bene la loro funzione”.

    D.T.