Home CRONACA CRONACA ITALIA Roma, furto e riciclaggio auto di lusso: smantellata associazione criminale a Capena

Roma, furto e riciclaggio auto di lusso: smantellata associazione criminale a Capena

Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, al termine di una attività di indagine condotta dalla Stazione di Capena, diretta dalla Procura della repubblica di Tivoli, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare, 2 in carcere e 1 agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Tivoli, su richiesta di questa Procura nei confronti di 3 indagati, ritenuti responsabili di associazione per delinquere allo scopo di commettere i reati di ricettazione e riciclaggio di auto di lusso.

L’indagine

Il provvedimento trae origine da un’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Capena, iniziata dopo l’arresto avvenuto il 3 aprile 2019 di due cittadini extracomunitari sorpresi a smontare due veicoli rubati all’interno di un capannone in via Le Cese a Capena. Le successive indagini hanno dimostrato come l’arresto non avesse fermato l’attività illecita.

Un’ulteriore perquisizione nello stesso capannone lo scorso 14 maggio, infatti, ha permesso di rinvenire e sequestrare altro materiale rubato: 3 veicoli, 29 blocchi motore appartenenti ad altrettante autovetture rubati tra il marzo e l’aprile 2019, targhe, carte di circolazione e telecomandi, anch’essi di provenienza furtiva, e attrezzatura professionale per lo smontaggio di veicoli. Le risultanze investigative hanno dimostrato che oltre al capo dell’associazione per delinquere, un 59enne di Capena proprietario del capannone, vi è un 41enne titolare di un’autodemolizione sempre a Capena, posta sotto sequestro ad aprile 2019.

Il modus operandi

In particolare si è accertato che decine di autovetture, subito dopo il furto, venivano cannibalizzate presso l’autodemolizione e il capannone, distanti appena 1 chilometro uno dall’altro, ove una manodopera specializzata, costituita per lo più da soggetti extracomunitari (sfruttati nello svolgere l’attività illecita), eseguiva le operazioni di smontaggio ed eliminazione delle targhe originarie e degli altri dati identificativi delle autovetture, per dissimularne l’origine illecita.

Le indagini hanno dimostrato come membro stabile dell’associazione, anche se con ruolo secondario, sia anche un 42enne nigeriano, il quale lavorava nell’autodemolizione da circa 10 anni e coadiuvava i sodali in tutte le decisioni relative all’attività criminosa.

Nel breve lasso di tempo compreso tra il 3 marzo 2019 e il 14 maggio 2019, il sodalizio criminoso è stato in grado di cannibalizzare almeno 32 veicoli di recente produzione e di rilevante valore commerciale (tra cui BMW, Audi, Mercedes) provento di furti eseguiti quasi esclusivamente a Roma nelle settimane immediatamente anteriori. In pratica, un veicolo al giorno veniva avviato al riciclaggio subito dopo esser stato rubato, verosimilmente a seguito di “ricerche” mirate sul territorio della capitale. Ciò dimostra l’effettiva dimensione dell’impresa criminale sgominata, dimostratasi stabile e continua nel tempo.