ROMA, GDF SCOPRE CRACK DA 4 MILIONI DI EURO. ARRESTATO UN IMPRENDITORE

    I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno arrestato un imprenditore con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale per aver cagionato con dolo il fallimento della DS INGEGNERIA S.p.a., società operante nel settore della costruzione, vendita ed istallazione di antifurti satellitari per autovetture. Nel complesso il deficit fallimentare accertato ammonta a circa 4 milioni di euro.  Nei confronti dell’imprenditore, presidente del consiglio di amministrazione della fallita nonché amministratore di fatto di un’altra società, la ARX S.r.l., il Giudice delle Indagni Preliminari del Tribunale di Roma ha disposto gli arresti domiciliari mentre nei confronti di due manager è stata disposta la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare funzioni direttive e di controllo di persone giuridiche per la durata di 2 mesi. Contemporaneamente sono stati anche sequestrati beni e quote societarie per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma ed eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria unitamente alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso il Tribunale, hanno consentito di far piena luce sul fallimento della DS INGEGNERIA S.p.a., appurando il progressivo passaggio di opere d’ingegno dalla citata società a favore di altri soggetti giuridici, per poi consentirne il fraudolento utilizzo a fini di lucro. In sostanza, nell’arco temporale tra l’emersione della crisi, nel 2005, ed il deposito della proposta di concordato fallimentare (poi omologato nel febbraio 2009), sono stati posti in essere atti finalizzati a creare una struttura parallela rispetto a quella della società fallita, attraverso una società riconducibile alla medesima proprietà della DS, la ARX S.r.l., finalizzata alla produzione, alla commercializzazione ed al controllo degli antifurto satellitari per autovetture, mediante i quali l’attività svolta dalla fallita è stata in sostanza rimessa ad altri. Le Fiamme Gialle hanno appurato che la DS INGEGNERIA aveva stipulato un contratto di affitto di azienda con un terza società non coinvolta nelle indagini. Tale contratto prevedeva che la DS INGEGNERIA cedesse in affitto, tra l’altro, marchi, brevetti e progetti industriali dalla stessa sviluppati e regolarmente registrati.

    Sempre in virtù del predetto contratto, la DS INGEGNERIA ha ceduto alla predetta società terza anche il rapporto di collaborazione denominato “Bussiness patrnerships” tra la DS INGEGNERIA stessa e la ARX S.r.l., avente ad oggetto la promozione dei sistemi satellitari e dei servizi di centrale operativa ad essi associati, grazie al quale si trasferiva il diritto esclusivo dell’uso del marchio Microsat. Tale contratto verrà poi risolto unilateralmente dall’amministratore della terza società per lo svolgimento di illecita attività concorrenziale e di sviamento della clientela; risoluzione che, accompagnata da consistenti distrazioni di merci, avrebbe successivamente determinato il fallimento della DS INGEGNERIA nel dicembre del 2009. Peraltro, l’accordo negoziale, della durata quinquennale, non veniva rispettato dalla ARX e nessun corrispettivo è stato versato alla curatela dopo la dichiarazione di fallimento della DS INGEGNERIA, né alcun ramo d’azienda è stato restituito al fallimento, nonostante le richieste in punto del curatore fallimentare. In definitiva, le investigazioni del Nucleo di Polizia Tributaria hanno permesso di accertare che mediante le condotte commissive ed omissive degli indagati, in tutto dieci, l’azienda DS INGEGNERIA è stata progressivamente “spoliata” del suo valore, costituita dall’avviamento commerciale, dalle conoscenze tecnologiche, dal know how, dalle risorse umane, dal portafoglio clienti oltre che da merci ed immobilizzazioni. Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza applicativa delle misure personali, le Fiamme Gialle hanno, altresì, eseguito nei confronti della ARX S.r.l. un decreto di sequestro preventivo relativo all’azienda ed alle quote societarie della stessa, per un controvalore di circa 1,5 milioni di euro.