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Roma, Mourinho sempre più al centro del progetto

Sempre più al centro del progetto Roma, lo special One Josè Mourinho ha ancora una volta dato modo, ai suoi detrattori, di fare i conti con i dati concreti di un ennesimo progetto tecnico, tattico e comportamentale tramite cui sta, di fatto, trasformando i giallorossi.

La Roma vista nel derby contro la Lazio è parsa la squadra più Mourinhana possibile. Non solo ripartenze, linee serrate e attente, ma anche abnegazione di gruppo e coesione, grinta e concentrazione. Certo, l’atmosfera della stracittadina e l’importanza innata del match in sè fanno la differenza, ma molte volte hanno semmai giocato un ruolo negativo e cruciale per i capitolini. Non questa volta.

La sensazione è che abbia pesato, appunto, proprio la capacità, a distanza di qualche mese, di riuscire da parte di Mourinho a entrare nella testa dei suoi giocatori. Non solo. Anche dell’ambiente. Che si trattasse di qualche cosa di straordinariamente unico nel panorama storico della Roma lo si era capito fin da Maggio, nell’atto della ufficializzazione del suo clamoroso e per molti impossibile ingaggio. Ma la Roma, con Mou, ha fatto fin da allora un salto da gigante nell’alveo, se non altro, delle aspettative. Sa di avere un gigante in panchina. Quel che appare chiaro oggi è come il portoghese stia riuscendo ad ‘allenare’ anche tutto ciò che ruota intorno alla Roma, vale a dire tifosi, piazza, perfino le radio.

Spostando le attenzioni, a volte accerchiandosi, a volte difendendo i suoi, a volte mettendoli alla berlina,. Nel derby, il gesto emblematico. intorno alla mezzora del primo tempo quando i suoi erano in vantaggio per 3-0, di fronte agli Olè dagli spalti, Mou ha vistosamente zittito i ‘suoi supporters’, invitandoli a smetterla, e anche i suoi giocatori, invitandoli a concentrarsi e a rispettare l’avversario. Un unicum in un panorama denso di sfottò e rivalità come il derby.

Saper gestire le emozioni, facendone energia positiva, saper gestire la testa. e in tal senso anche i tifosi devono farlo. Come ribadito dal tecnico a fine gara. Bene vincere il derby, ma non finisce tutto con derby. Non è una partita come le altre, ma nemmeno l’unica. La crescita passa da lì.verrebbe da dire.