Roma, muore in discoteca il fratello di Alfredino Rampi – di Laura Selvarolo

    Morto sabato notte durante una festa in discoteca Riccardo Rampi, fratello minore di Alfredino, il bimbo di 6 anni caduto in un pozzo artesiano a Vermicino nel 1981.

    Sembra che la famiglia Rampi non debba avere pace, a 34 anni dalla scomparsa del piccolo Alfredino una nuova tragedia li ha colpiti. Riccardo,36 anni, impiegato e papà di due bambini è morto a causa di un infarto mentre festeggiava l’addio al celibato di un suo amico.

    «Lo abbiamo visto barcollare all’improvviso e allontanarsi dal gruppo, non abbiamo capito subito la gravità della situazione. Succede che durante un addio al celibato qualcuno beva un po’ più del solito.Camminava a stento, cercava l’uscita appoggiandosi alle colonne della sala, è caduto appena ha messo piede fuori dall’ingresso, ci siamo precipitati ad aiutarlo, e abbiamo visto che non si trattava di una sbronza, stava molto male.” Questa la testimonianza di uno dei responsabili del locale, che ha prontamente chiamato il 118 ma purtroppo all’ospedale Sant’Eugenio di Roma i tentativi di rianimarlo sono stati inutili: per Riccardo Rampi non c’è stato nulla da fare.

    Nonostante dai primi esami dell’autopsia risulti che l’uomo sia stato stroncato da un infarto, sono stati disposti gli esami tossicologici, infatti nelle tasche della vittima i militari avrebbero trovato della cocaina.

    Anche il sindaco di Roma Ignazio Marino ha voluto sostenere la famiglia Rampi, inviando una lettera al presidente di Ama -Daniele Fortini- e chiedendo di assecondare il loro desiderio, di seppellire Riccardo nel loculo vicino a quello del fratello.

    “Ricorderà certamente il caso di Alfredino Rampi che nel 1981 commosse e addolorò profondamente tutti gli italiani. Purtroppo – scrive Marino a Fortini – a distanza di tanti anni, i genitori di Alfredino stanno vivendo di nuovo il terribile dramma della perdita di un figlio. So di trovare in lei un interlocutore sensibile e attento e quindi già da adesso la ringrazio per tutto quello che potrà fare per garantire sostegno a una famiglia così duramente colpita negli affetti più cari”.