Roma, usura, estorsioni e spaccio: sgominata banda criminale tra la Capitale e la Spagna

    I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, in collaborazione con l’U.C.O. – Drogas della Guardia Civil spagnola e con la Questura di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 58 persone. Gli arrestati sarebbero responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ad una serie indeterminata di delitti di stampo mafioso: si parla di usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla transnazionalità.
    I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno inoltre eseguendo un decreto di sequestro di beni su 12 esercizi commerciali, 14 immobili, diversi rapporti finanziari e quote societarie, nonché numerosi veicoli, per un valore stimato di circa 7 milioni di euro.
    L’operazione è tuttora in corso in varie località tra Roma, Oristano, Campobasso e Verbania, nonché in Spagna, a conclusione dell’indagine denominata “Hampa”.
    Il provvedimento restrittivo si basa su una indagine dei Carabinieri e della Polizia di Stato, iniziata a partire dal 2012 e protrattasi sino al 2017, che ha consentito di sgominare egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato e capeggiata da Franco Gambacurta, i cui partecipi hanno commesso svariati delitti contro la persona ed il patrimonio aggravati dal metodo mafioso, acquisendo inoltre il controllo occulto di attività imprenditoriali e di risorse economiche. Nell’ordinanza di custodia cautelare è inoltre contestata a numerosi indagati l’appartenenza, a due distinte associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti: la prima capeggiata dal Gambacurta e dal fratello Roberto, capace di importare ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, distribuiti al dettaglio nel quartiere di Montespaccato; la seconda diretta dai fratelli colombiani Jorge Rodriguez Paez Nino e Pablo Andres Paez Nino, i quali hanno organizzato l’importazione in Italia di diverse partite di cocaina, attraverso un soggetto strettamente collegato ai fratelli Gambacurta.
    Il lavoro dei Carabinieri del Nucleo Investigativo ha permesso di fare luce sulle dinamiche criminali della zona Nord della Capitale, in particolare nei quartieri di Montespaccato e Primavalle, dove il gruppo criminale Gambacurta ha imposto la propria supremazia, commettendo numerosi delitti che, a volte, non sono stati denunciati dalle vittime per il timore di incorrere nella vendetta del sodalizio.
    Le indagini dei Carabinieri hanno inoltre documentato il coinvolgimento di Salvatore Nicitra in una tentata estorsione consumata ai danni di un imprenditore. In questo caso l’uomo, tristemente noto per la sua fama delinquenziale, è stato chiamato a fare da arbitro per ricomporre una controversia insorta tra Franco Gambacurta e diversi esponenti del gruppo criminale di Michele Senese, in merito alla titolarità dei crediti vantati nei confronti dell’imprenditore, imponendo a quest’ultimo, con modalità mafiose, di corrispondere 100.000 euro a ciascuno dei contendenti.
    Con il lavoro delle forze dell’ordine si chiude un capitolo della storia della criminalità romana che, come è stato dimostrato dall’indagine, è connotata da strutture organizzate ed assolutamente pericolose, assimilabili alle organizzazioni di stampo mafioso tristemente note in Italia e nel mondo.