SALUTE – IL MINISTERO, ATTRAVERSO I VACCINI E LA PREVENZIONE, MISURA L’EFFICIENZA DEI LEA. SOLO OTTO REGIONI SONO IN REGOLA

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    Lea è la sigla con la quale s’intendono  i ‘livelli essenziali di assistenza’, cioè l’apporto qualitativo – ed essenziale appunto – a cui dovrebbero attenersi mediamente le regioni italiane nell’ambito dell’assistenza sanitaria. L’efficienza e la funzionalità dei Lea è misurato da un punteggio che passa attraverso le vaccinazioni, l’assistenza domiciliare agli anziani e la prevenzione. Quest’anno, nella classifica stilata dal ministero della Salute, la regione che ha ottenuto maggior punteggi è stata la Toscana (217), quindi. l’Emilia Romagna, e il Piemonte. Maglia nera alla Calabria, preceduta da Campania e Molise. C’è poi da sottolineare che su 16 regioni monitorate, soltanto otto sono risultate essere in regola sui Lea: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto. Le altre otto (Lazio, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise, Piemonte, Sicilia, Calabria), hanno però assicurato  un Piano di rientro, “pur rilevando un progressivo miglioramento per quanto riguarda la riorganizzazione del sistema informativo e delle reti assistenziali – si legge nel comunicato del ministero della Salute – persistono significative inadempienze, tra cui quelle relative alla riorganizzazione dei punti nascita, cure palliative, prevenzione, riorganizzazione della rete dei laboratori”. Per la Basilicata e l’Umbria,  il ministero ha chiesto di rispondere, entro il primo semestre 2015, a una prescrizione per l’attuazione di quanto previsto per la riorganizzazione e la messa in sicurezza dei punti nascita. Analoga prescrizione riguardava, per la sola Basilicata, la riorganizzazione della rete laboratoristica. Nel corso del 2014, tutte le Regioni hanno inviato, la documentazione necessaria. Per quanto riguarda invece il  Mantenimento erogazione Lea, definito dagli esiti di 32 indicatori che compongono la cosiddetta  ’Griglia Lea’, riservato a quelle regioni che per criticità non riescono a sostenere regolarità e fruizione dei Lea, il ministero precisa che “Rispetto al 2012  si osserva un miglioramento per la Sicilia, che avendo assolto gli impegni previsti risulta adempiente, e per la Campania, che passa da una situazione critica a un livello in cui, assolvendo alcuni impegni, può diventare adempiente. Ciò evidenzia l’effetto positivo del programma di supporto alle Regioni attraverso i Piani di rientro. Diversamente – aggiungono – si registra un complessivo peggioramento per Lazio e Basilicata, che passano da una situazione di adempienza ad una adempienza con impegno”. Ad esempio, dal 2013 è emersa “un’importante variabilità del mantenimento nell’erogazione dei Lea sia all’interno della stessa Regione che tra le diverse Regioni”. C’è da sottolineare che rispetto al 2012, si rinnova la diminuzione dei ricoveri ospedalieri in tutte le Regioni, e l’aumento dell’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera erogata. Ma in ambito sanitario c’è ancora molto da lavorare: da migliorare assolutamente la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi (circa la dose di vaccino contro morbillo, parotite, rosolia) e, altrettanto importante, contro l’influenza nell’anziano; ‘mancanze’ che fanno registrare un complessivo peggioramento in tutto il paese. Aumentano i parti cesarei e le fratture del femore (con la media di pazienti operati entro 2 giorni). Un osservatorio, questo istituito dal ministero della Salute, fondamentale per “monitorare il mantenimento dell’erogazione dei Lea per tutte le Regioni, andando oltre la valutazione dell’adempienza complessiva ovvero analizzando, attraverso gli indicatori della ’Griglia Lea’, le singole aree che la compongono. L’aggiornamento annuale del set di indicatori rende flessibile la ’Griglia’, capace di adattarsi ai nuovi indirizzi politici-programmatori e in grado di intercettare gli aspetti che via via si individuano come più rilevanti per l’erogazione dei Lea”.

    T.