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Salute choc: “Sempre più italiani si indebitano per curarsi. Una deriva gravissima che va fermata”, denuncia il segretario nazionale dell’UGL

Tante famiglie si indebitano per poter ricorrere alle cure. È una deriva gravissima, inaccettabile in una nazione civile”, denuncia Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute, che poi aggiunge. “I tempi sempre più lunghi determinati da liste d’attesa che si perdono a vista d’occhio spingono un numero sempre più considerevole di italiani a ricorrere a prestiti per rivolgersi alla sanità privata”.

Salute choc, il segretario nazionale dell’UGL: “Il vivere civile è calpestato, come conferma la costante richiesta di prestiti a banche o finanziare per visite, interventi o accertamenti diagnostici

Questo perché, continua Giuliano, “L’assistenza di carattere universalistico, in grado di erogare cure a tutti senza alcuna esclusione, dovrebbe essere una delle fondamenta del vivere civile. Che è evidentemente calpestato, contro ogni forma di giustizia sociale, come conferma la costante richiesta di prestiti a banche o finanziare per visite, interventi o accertamenti diagnostici”.

Salute choc, il segretario nazionale dell’UGL: “C’è chi rinuncia alle cure trovandosi in stato di indigenza economica. 9 mesi per una visita cardiologica, o per una risonanza magnetica”

Addirittura – tiene a rimarcare il sindacalista – c’è chi rinuncia alle cure trovandosi in stato di indigenza economica. 9 mesi per una visita cardiologica a Torino, 8 mesi a Roma per una risonanza magnetica. Sono due dati campione che dimostrano come il sistema sia in corto circuito. Viene così ignorato, senza alcun rispetto per la dignità degli italiani, l’articolo 32 della Costituzione che recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

Ed in tutto ciò conclude il responsabile dell’Ugl Salute, “Lo sforzo tangibile che sta compiendo il Ministro della Salute Orazio Schillaci per attaccare la drammatica situazione delle liste d’attesa si scontra con le macerie lasciate da chi in passato ha pensato solo a tagliare sia personale che servizi.

Dunque, chiosa Giuliano: “Solo attraverso un deciso potenziamento degli organici, il rafforzamento della medicina territoriale e un ammodernamento delle strutture sanitarie si potrà tornare a dare alle famiglie italiane l’accesso alle cure che dovrebbero esse garantite dal SSN”.

Max