SALUTE – SOS PIDOCCHI PER OLTRE 1 MILIONE DI SCOLARETTI: COME DEBELLARE LA FASTIDIOSA PEDICULOSI?

    pettine-pidocchi.jpg (440×168)

    Con l’inizio dell’anno scolastico torna tra i banchi di scuola l’incubo della pediculosi, l’infestazione causata dalla presenza di pidocchi, quei piccoli e sgradevoli  insetti che si attaccano ai capelli e ai peli in genere. I fastidiosi parassiti si nutrono pungendo la parte del corpo nella quale si annidano, rilasciando il  liquido che causa l’irritante prurito. Ma come intervenire per poterli debellare, considerato che da ottobre in poi saranno circa un milione e mezzo gli alunni  colpiti? I rimedi sono diversi ed efficaci, come riferisce il noto pediatra milanese italo farnesani, autore di molti testi sulla  salute dei bambini, ed in filo diretto con i genitori nella nuova rubrica ‘sos salute’, curata da adkronos salute. I pidocchi si concentrano  sulla cute, principalmente nelle zone della nuca e dietro le orecchie dove, il calore, l’umidità e la penombra, facilitano la riproduzione delle uova, chiamate ledini. Spesso le ledini vengono confuse con la forfora, ma mentre questa cade dal cuoio capelluto, le uova rimangono invece ben salde al capello. Sicuramente il primo passo da compiere è il famoso ‘controllo del sabato’, vale a dire un  controllo accurato della testolina del bambino, in maniera tale da poter ‘scovare’ eventuali annidamenti. Come sostiene il prof. Farnesani, spesso il fenomeno si propaga a causa della “distrazione” dei genitori che non adoperano le accortezze necessarie e, spesso, nel caso si sviluppi l’infestazione,  a causa delle crisi economica, mamme e papà preferiscono utilizzare rimedi fai da te, piuttosto che prodotti specifici ed efficaci acquistabili in farmacia. Al di la dei luoghi comuni, i pidocchi non sono sintomo di una scarsa igiene personale ma, al contrario, sembra che trovino difficoltà di adattamento nel capello più sporco, e si trasmettono solo per contatto diretto. Tra le varie azioni da compiere per evitare l’infestazione, è bene non utilizzare pettini, cappelli o accessori altrui, così come non è necessario effettuare il taglio drastico dei capelli. La prevenzione effettuata tramite il controllo una volta la settimana, per accertare la presenza delle lenidi, e la sua  ripetizione dopo circa 8-10 giorni, rimane sicuramente un metodo sufficiente per evitare il contagio. Infine, molto importante è il lavaggio in lavatrice delle lenzuola, o dei vestiti, ad una temperatura di circa 90 gradi.

    Morgana Della Torre