Salvini rivendica il suo diritto a decidere sugli sbarchi

    Matteo Salvini punta i piedi e ricorda a tutti che le decisioni sul tema migranti e in merito agli sbarchi spettano al Viminale, dunque a lui. “Il ministro dell’Interno è l’autorità nazionale di pubblica sicurezza e deve autorizzare lo sbarco. Ho tutta l’autorità di decidere” dice il vicepremier a Radio anch’io su Radio1 Rai. “Il porto lo assegna il ministro dell’Interno, può piacere o no, gli italiani mi pagano per difenderli e questo sto facendo. Non ho tempo per rispondere a polemiche” aggiunge poi in merito ai generali che si opporrebbero alle sue decisioni. “Mi si citi nome e cognome di un generale che mi ha criticato. Si dice, pare, sembra… per questo non leggo i giornali”.

    Salvini sugli sbarchi: “Decido io”

    Forti e chiare le parole di Matteo Salvini nel rivendicare il suo diritto ad avere l’ultima parola sul tema dei migranti e degli sbarchi. “Il problema è che in Libia ci sono migliaia di terroristi islamici: il rischio di infiltrazioni sui barchini è una certezza” ha osservato il leader del Carroccio. “Per questo devo ribadire che in Italia non si sbarca. Non si arriva senza permesso. Quest’anno abbiamo ridotto del 92% gli arrivi via mare e dimezzato il numero di morti e dispersi. Evidentemente una politica seria e rigorosa dà risultati”. A corroborare la tesi di Salvini, anche il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. “È una direttiva di competenza di Salvini, del ministro che si deve occupare di ordine pubblico” ha detto il ministro commentando il documento del Viminale sugli sbarchi, nel corso di un’intervista a ’24 Mattina’ su Radio24. “E’ ovvio che il ministro che ha la competenza è il ministro degli Interni, per ciò che riguarda la sicurezza. Altrettanto ovvio è il momento molto particolare, in cui ci possono essere degli sbarchi con problemi legati al caos libico, all’arrivo quindi anche di terroristi islamici”, ha sottolineato Bongiorno.