Scontri tra polizia e corteo nella notte, guerriglia a Tor Sapienza – di Glenda Fei

    youfeed-tor-sapienza-la-rivolta-dei-residenti-no-al-centro-di-accoglienza-per-gli-immigrati.jpgLa protesta contro “la massiccia presenza di immigrati” non è ancora finita. Dopo gli ultimi scontri di lunedì sera con sassaiole e lancio di bottiglie contro il centro di accoglienza di via Morandi, una cinquantina di persone, col volto incappucciato, è scesa di nuovo in piazza per manifestare, ma questa volta a placare la situazione è intervenuta la polizia. Il tutto risale a ieri sera, 11 novembre, poco dopo le 22.30 quando questi gruppi organizzati hanno fatto incursione lanciando oggetti e bombe carta contro la struttura ospitante gli immigrati. Sei o sette cassonetti sono stati bruciati, un’auto della polizia è stata assaltata con sassi, mentre altre due volanti sono state danneggiate a colpi di bastone.

    Sono così intervenuti sul posto i vigili del fuoco per spegnere le fiamme che invadevano la strada, mentre la polizia procedeva ad arrestare alcuni manifestanti che lanciavano bombe carta contro il centro di accoglienza. Sono sopraggiunte, inoltre, alcune volanti del 113 e ambulanze del 118 per soccorrere i feriti, tra cui un agente colpito ad un braccio da una bomba carta. “Hanno sparato anche lacrimogeni.”, raccontano scioccati gli abitanti che hanno assistito alla guerriglia dalle finestre dei palazzi di Tor Sapienza. E ancora “ I manifestanti hanno lanciato petardi e bombe carta, avevano il volto coperto, erano incappucciati.”, spiegano terrorizzati altri residenti della zona.

    Da tempo i residenti segnalavano atti di violenza come scippi e aggressioni per le vie del quartiere, tant’è che nel pomeriggio già un centinaio di persone era sceso in strada per manifestare in modo pacifico, esibendo cartelli e striscioni con scritto “ Le donne di Tor Sapienza vogliono sicurezza.” Un corteo pacifico, che chiedeva soltanto maggiore sicurezza dai tanti immigrati che hanno invaso la zona, che purtroppo non ha portato a nulla se non ad alimentare la rabbia. Così “la rabbia delle oltre mille famiglie che volevano una soluzione, ha portato nuovamente i residenti a protestare sotto il centro di accoglienza di via Morandi.”, spiegano i portavoce del comitato di quartiere. La situazione, come si è visto, è così degenerata portando ad una terrificante guerriglia nella notte tra lunedì e martedì, con urla e violenza che hanno scosso la strada.