SESSUALITÀ – ‘NEGLI USA LA PROTESI DEL PENE È UNA COSTANTE. IN ITALIA PERSISTONO ANCORA I FARMACI MA NON RISOLVONO’ SPIEGA L’UROLOGO

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    Quello della disfunzione erettile, il più delle volte spiacevole conseguenza degli interventi alla prostata, è un problema che affligge migliaia di persone nel Paese. Un ‘handicap’ che condiziona la sfera sessuale di coppia, creando disagi e vere e proprie sindromi depressive. “Ogni anno negli Stati Uniti si impiantano 20 mila protesi peniene, in Italia siamo fermi a 350,perché resistente tra gli urologi la convinzione che i problemi sessuali post intervento oncologico alla prostata si possano risolvere solo con la terapia psicologica o con i farmaci. Ma non è così, oggi le protesi possono davvero ridare una vita sessuale attiva. E’ ora di finirla con un atteggiamento ostile da parte dei colleghi”. Parole incoraggianti quelle dell’ urologo-andrologodel dipartimento di Urologia U.Bracci dell’Umberto I-Sapienza Università di Roma, Gabriele Antonini, che cerca di restituire speranze e coraggio a chi convive quotidianamente con queste problematiche. ). “I farmaci possono compensare una disfunzione erettile minima – denuncia  Antonini, unico italiano invitato al IV World Congress of Medical Sexology in corso a Miami – ma se si ha il diabete o si è subito un intervento di chirurgia pelvica si avrà questo tipo di problema nel 90% dei casi. E un impianto di protesi al pene può ridare un vita sessuale completa”. Nell’ambito del congresso, oltre ai prodigi della robotica in sala operatoria, sono stati affrontati anche i risvolti ‘estetici’ di tali interventi, spiegando come “sotto le lenzuola, per le donne, la preferenza quando parliamo di dimensioni dell’organo sessuale maschile non va più sulla lunghezza ma sulla larghezza”. Una realtà inedita anche per molti uomini, ancorati ad antiche tabù sessuali circa le dimensioni, viste sempre ‘in lunghezza’. A Miami si è però anche parlato di donne, ed ha ‘tenuto banco’ la novità rappresentata dal ‘Flibanserin’, meglio conosciuto come il ‘viagra rosa’: “Se ne parla molto anche in Italia – tiene a precisare il chirurgo italiano  – ma va ricordato che non funziona come la ’pillola blu’ degli uomini: deve essere preso quasi come un farmaco cronico per avere degli effetti sulla libido femminile”.

    Max