Home CRONACA CRONACA ITALIA Sicurezza Roma: Lamorgese dichiara guerra alla criminalità

Sicurezza Roma: Lamorgese dichiara guerra alla criminalità

Girando per Roma nel nostro caso, quartiere per quartiere, ciascun residente sarà in grado di indicarvi le strade più a rischio in termini risse, l’area di spaccio, e così via. Informazioni ‘pubbliche’ ma, come dimostrano i fatti, spesso non troppo per le forze dell’ordine, vista la loro evidente assenza in determinate zone. Intendiamoci: per forze dell’ordine si intende una figura ben più specifica come ‘lo Stato’. Se infatti letta nell’ottica giusta (rare assunzioni, mezzi scarsi, soldi zero), agenti e carabinieri in questo senso non hanno responsabilità. In molti rimpiangono infatti il ‘poliziotto di quartiere’ il quale, a parte la funzione di deterrenza, rappresentava soprattutto ‘fisicamente’ l’occhio e l’orecchio dello Stato all’interno di microcosmi dei quali si compongono le periferie delle nostre città.

Un piano perfetto ma costoso. Arrivano i fondi?

Ecco perché poi non impressiona più di tanto l’esito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi nel pomeriggio nella prefettura romana. Al termine del vertice Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, ha affermato che “gli ultimi episodi di cronaca hanno segnalato un preoccupante aumento del fenomeno dello spaccio”. Dunque, ha poi aggiunto, “vengono individuate 20 aeree operative come piazze di spaccio e 8 aree in centro, dove si associano anche altre dinamiche collegate come la movida. Abbiamo parlato anche con il sindaco e la Regione perché ognuno ha una parte importante da svolgere. In queste aree partirà una task force per realizzare presidi attivi con cinturazioni e pattugliamenti dell’area, a cui collaborerà anche la polizia locale“.
Ovviamente non possiamo che essere felici se, finalmente, qualcuno ‘in alto’ ha capito che è giunto il momento di agire, restituendo a tanta brava gente la tranquillità che merita. Evidentemente, come dicevamo, proprio in virtù delle problematiche che ormai da troppo tempo attanagliano le forze dell’ordine, traducendo in fatti quanto affermato dal ministro, significa che di qui a breve arriveranno assunzioni, fondi per acquistare nuovi mezzi, divise, armi, per permettere ad agenti e carabinieri di poter operare in sicurezza e con la giusta concentrazione. Staremo a vedere…
Max