SINDACO ROMA – ‘GIACHETTI DELIRA, IL SUO PD HA CREATO ’GETTONOPOLI’ IN CAMPIDOGLIO’. LA DENUNCIA SU FACEBOOK DELLA GRILLINA VIRGINIA RAGGI CONTRO IL CANDIDATO DEL PD

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    Mentre ‘dall’altra parte’ infuriano le polemiche per la scesa in campo di Giorgia Meloni, che sostenuta da Salvini ha mandato nel pallone il Cavaliere (a difesa della futura mamma è intervenuto persino Renzi: “Può fare il sindaco da mamma ma speriamo che non vinca!”), per il centrosinistra Giachetti riceve ‘il primo missile’: ’’Ieri ho ascoltato qualche delirante dichiarazione di Roberto Giachetti a ’Porta a Porta’ sulla mia presenza nelle commissioni consiliari in Campidoglio. Giachetti dimostra così un’assoluta ignoranza della macchina amministrativa e mi dà anche l’opportunità di svelare la ’Gettonopoli’ creata dal suo Pd e dal centrodestra in Campidoglio. Alcune commissioni al Comune di Roma erano finte: venivano convocate senza alcun oggetto solo per dare i soldi del gettone di presenza ai consiglieri’’. Non perde tempo Virginia Raggi, candidato sindaco per il M5s nella Capitale che, dal suo profilo Facebook, ha replicato alle dichiarazioni rilasciate nei suoi confronti dal candidato Pd, Roberto Giachetti il quale, ha raccontato a Vespa che la Raggi ’’faceva parte di quattro commissioni comunali ed aveva una presenza del 50%’. Per arraffare il più possibile convocavano più riunioni in contemporanea – racconta nel suo post l’avvocato Raggi – Entravano in una, firmavano, uscivano dopo pochi secondi, si andavano a prendere il caffè, passavano a un’altra commissione e ri-firmavano, per poi rifare la solita storia e passare a una terza. Non lavoravano, ma il Comune li pagava. Dentro c’erano tutti da Pd a centrodestra’. IlM5S si è sempre opposto al gettonificio- continua la candidata sindaco del M5S – e abbiamo ottenuto che il gettone fosse attribuibile solo dopo la presenza ad almeno metà della durata della seduta di commissione. E basta furbetti! Questo è il motivo per cui ad alcune commissioni, durante i miei quasi 3 anni di consiliatura, non ho partecipato: perché non ho il dono dell’ubiquità e sono onesta. Questo meccanismo a Giachetti, che avanza l’ipotesi – se dovesse perdere – di poter fare insieme il consigliere comunale e il vicepresidente della Camera, va invece a genio. Tipico del tronista abituato alla doppia poltrona’’.

    M.