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Sindaco Roma, Gualtieri ‘se la sente calda’: “No ad accordi sottobanco”, ma il Pd ha già organizzato tutto

Sicuramente fra i diversi pregi che ha, Roberto Gualtieri ha dalla sua la mancanza di cinismo e cattiveria, ‘doti’ che invece completano e forgiano il ‘politico tipo’. Parliamo di un eccellente professore, un tecnico, impegnato più a risolvere i problemi piuttosto che a ‘classificarli’ per urgenza ‘amicizia’.

Dunque è abbastanza ovvio che dietro a Gualtieri – rispettando una ‘tradizione secolare’ – che piaccia o meno vi sia l’intero dispiegamento dell’apparato in forze al Nazareno il quale, punta il compasso proprio sulla Capitale per poi cercare di allargare il suo raggio d’azione.     

Gualtieri, come Michetti uno ‘sconosciuto’ perbene, supportato però dalla politica di governo

Del resto, se c’è una cosa che ha ‘intenerito’ di questa sterile campagna elettorale romana, è la perfetta similitudine di ‘anonimia’ che ha caratterizzato i due maggiori contendenti allo scranno capitolino: uno del centrodestra, e l’altro del centrosinistra.

Solo che il centrodestra – complice la leggerezza di Salvini – ha peccato di presunzione, mandando lo ‘sconosciuto’ Michetti allo sbaraglio, non tenendo conto della ‘rete di protezione’ che, per ovvie affinità legate all’esecutivo, il Pd ha invece saputo tendere intorno a Gualtieri. Ed ora che si va al ballotaggio, l’esito appare fin troppo scontato.

Gualtieri; “Ringrazio molto Renzi, abbiamo le carte in regola per governare Roma”

Dal canto suo il candidato del centrosinistra, in virtù come detto di una sorta di ‘buonafede’ politica, pensa seriamente a come poter affrontare la sfida finale mantenendo degli equilibri, in realtà già accomodati da settimane! Così oggi, incalzato dai giornalisti Gualtieri si è trovato a dover rispondere circa questioni in realtà ‘marginali, tipo ‘conferma il suo no al M5S in Giunta?’: “L’ho detto, sono abituato a dire le stesse cose sia prima del primo turno sia dopo il secondo. Siamo abituati a fare ciò che diciamo“, risponde il futuro sindaco inciampando poi in un’ingenuità, affermando che “Ringrazio molto Matteo Renzi per il sostegno che ha espresso per la mia candidatura. Abbiamo le carte in regola per governare Roma e farla cambiare”. Ma come, Renzi? ‘Abbiamo le carte in regola per governare Roma?’, ma anche con Renzi?

Gualtieri: “Con Calenda ci stiamo sentendo, mi farebbe piacere un suo sostegno…”

E sempre della serie ‘a volte tornano’, ecco che anche con Calenda c’è stato un ‘affabile’ contatto: “Ci stiamo sentendo, scambiando messaggi. Rispetto il suo lavoro, mi farebbe piacere un suo sostegno, non mi sognerei mai di darlo per scontato ma sarebbe la cosa più naturale in quanto su molti punti programmatici ci sono convergenze. Mi rivolgo a lui e alle persone che lo hanno votato con massimo rispetto”.

Gualtieri: “Conte? Ci sentiremo presto. Mi ha fatto piacere la telefonata della sindaca Raggi”

Infine la ‘chiosa’, a completare la ‘lista’: ”Con Conte ci sentiremo presto. Mi ha fatto piacere la telefonata della sindaca Raggi, riconosco il suo impegno e la sua determinazione. Le ho fatto i complimenti per il risultato e le ho detto che legalità e lotta alle mafie saranno il mio assillo quotidiano“.

Gualtieri: “Io non cerco accordi sottobanco, si deve partire dai valori e dai contenuti”

Quindi, come dicevamo, le dichiarazioni ‘formali’, per alimentare una suspense che, purtroppo (forse) colpisce soltanto lui: “Io non cerco accordi sottobanco né con l’una né con l’altro, e neanche loro. Come ho già detto non farò apparentamenti, hanno entrambi ottenuto un risultato significativo e questo gli va riconosciuto, ma si deve partire dai valori e dai contenuti. È su questa base che farò un appello a tutti gli elettori, su nient’ altro

Max