Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS  “Stasera occuperò il porto”, il sindaco di Messina Vs l’esodo dal Nord

 “Stasera occuperò il porto”, il sindaco di Messina Vs l’esodo dal Nord

“Ora, come del resto in ciascuna regione del Paese, in particolare, il nostro grande sforzo è quello evitare che le curve di crescita del virus viste nelle regioni del Nord, ora non si ripetano al sud. La scommessa di queste misure e del nostro Paese è evitare che si riproducano le curve al sud“.

Brusaferro guarda al Sud con preoccupazione

Così in serata si è espresso il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, commentando i dati quotidiani nel corso della consueta  in conferenza stampa, tenutasi  alla protezione civile. Ora infatti nel ‘mirino’ c’è il Sud, soprattutto in virtù dell’irresponsabile e folle ‘esodo’ dalle regioni del nord. In molti saranno infatti rimasti impressionati  dalle immagini provenienti da Villa San Giovanni, dove la fila di auto in attesa dell’embargo, ci hanno addirittura riportato a scenari prettamente estivi, ‘vacanzieri.

“Stasera alle 20 occuperò la rada del porto”

Scene che hanno ovviamente suscitato le ire del ‘focoso ’ sindaco di Messina, Cateno De Luca, il quale oggi ha avvertito attraverso la sua pagina social:  “Stasera occuperò alle ore 20 la Rada San Francesco, la struttura portuale messinese, da dove ho chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, alla presenza della giunta al completo. Sfido le Istituzioni: impedite di farci riunire. Attenderò anche un rappresentante del Governo per darci dimostrazione che quello che è successo ieri sera non succederà più”.

“Non ci faremo pisc…e addosso da qulli di Roma”

Se le argomentazioni non saranno convincenti, o se i nostri suggerimenti saranno ignorati – avverte ancora il primo cittadino siciliano –  io da lì non mi muoverò. Che mi arrestino pure ma non permetterò più sbarchi incontrollati.  Ho invitato anche il Presidente Musumeci – aggiunge infine De Luca – al quale dico che non basta un messaggio su Facebook per governare la situazione, si deve scendere in campo. Venga stasera al nostro fianco perché non possiamo continuare a farci pisciare addosso da chi a Roma fa provvedimenti senza fare prima un piano organizzativo di come farli attuare. Prima si prepara la macchina, poi si annuncia il provvedimento e si pubblica“.

Max