Steve Bannon non ci sarà al festival del New Yorker

    Steve Bannon sarà assente al New Yorker Festival, l’evento annuale della prestigiosa rivista americana per 19 anni, riunisce il meglio della cultura e della politica in una densa tre giorni di dibattiti e interviste. Il regista David Remnick informa che ha cambiato idea: non parlerà più con l’ideologo di estrema destra Bannon, che era il braccio destro di Donald Trump durante la campagna elettorale, poi consigliere per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca: tranne essere stato licenziato Agosto 2017 sulla scia della violenza razzista a Charlottesville. Lo stesso che ha appena aperto un ufficio a Bruxelles: intento a coordinare l’ondata populista che sta attraversando l’Europa prima delle elezioni di primavera.

    Il rovescio della rivista liberale, che ha ritirato l’invito a Bannon mesi fa, arriva dopo le polemiche e le minacce di boicottaggi che hanno rischiato gli organizzatori del Festival di trovarsi a corto di ospiti. Un’ondata di indignazione che si è trasformata in una tempesta di tweet. Iniziato dalla scrittrice afroamericana femminista Roxane Gay, autrice di saggi come una pessima femminista e Fame, che ha scritto sui social media: “La classe intellettuale non capisce cosa sono il razzismo e la xenofobia, trattandoli come un progetto intellettuale in cui basta chiedere domande e discutere di “idee controverse” per poter dire di aver fatto un buon lavoro “. Una posizione sostenuta anche dal giornalista newyorkese e Premio Pulitzer Kathryn Schulz, che, pur confermando di amare la rivista per cui lavora, ha detto di essere sconvolta dall’invito a Bannon e ha detto di essere stata chiara al suo direttore: invitare i lettori a seguire il suo esempio scrive direttamente su Remnick. Quello che molti hanno immediatamente fatto.

    Alcune ore dopo arrivarono le prime cancellazioni eccellenti. Dall’attore Jim Carrey che ha twittato: “Io e Bannon nello stesso programma? Non succederà mai” al popolare conduttore televisivo Jimmy Fallon. E poi il regista Judd Apatow, il comico John Mulaney, il musicista Jack Antonoff, il rapper Boots Riley tra i primi a farti sapere che non vuoi partecipare al Festival insieme a Bannon. Con il comico Patton Oswalt che ha scritto: “Ne vado fuori”. Prova a vedere se Milo Yiannopoulos è libero “scherza, ma non troppo, riferendosi al giornalista ultra-gay che tanto rumore ha scatenato nel 2017 dopo un invito all’università di Berkeley scatenato aspre proteste, poi la destra ha accusato gli studenti liberali di non Garantire la libertà di espressione: solo per scaricare la stessa Milo dopo certe affermazioni a favore della pedofilia.