Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS ”Sto per rinunciare al miglior lavoro del mondo, ma nessuno è indispensabile”:...

”Sto per rinunciare al miglior lavoro del mondo, ma nessuno è indispensabile”: l’addio di Johnson

Negli ultimi giorni ho cercato di convincere i miei colleghi che sarebbe eccentrico cambiare leader quando stiamo offrendo così tanto, quando abbiamo un mandato così vasto e quando siamo solo un paio di punti indietro nei sondaggi. Ma non ho avuto successo”.

Eccolo il premier britannico, Boris Johnson, in anticipo rispetto a quanto annunciato dai portavoce del parlamento, per informare circa le sue decisioni, rispetto all’emorragia di deputati – oltre 50 – che, contestandolo, nelle ultime ore ha letteralmente sconquassato il parlamento.

Johnson: ”Sto per rinunciare al miglior lavoro del mondo, ma nessuno è indispensabile”

Dunque, diversamente da come ipotizzato dalla pure informata Bbc, il primo ministro non è qui per annunciare che si dimetterà ad ottobre, in coincidenza con l’annunciata assemblea dei Tory ma, senza farsi tradire dall’emozione anticipa subito che ”Sto per rinunciare al miglior lavoro del mondo, ma nessuno è indispensabile”.

Johnson: ”Sono immensamente orgoglioso di quanto ha fatto questo governo, darò tutto il mio sostegno al nuovo leader”

Quindi, dopo aver assicurato che “Darò tutto il mio sostegno al nuovo leader”, Johnson ha aggiunto: ”Sono immensamente orgoglioso di quanto ha fatto questo governo”. Senza dimenticare di spender un particolare “grazie per questo incredibile mandato, la più grande maggioranza Tory dal 77”.

Johnson: ”Se ho lottato così duramente negli ultimi giorni per continuare a ricoprire il mandato, era per dovere”

Il motivo per cui ho lottato così duramente negli ultimi giorni per continuare a ricoprire il mandato – ha poi voluto precisare – non è solo perché volevo farlo, ma perché sentivo che era il mio lavoro, il mio dovere, il mio obbligo nei vostri confronti, ha affermato Johnson dicendosi ”triste per aver rinunciato al miglior lavoro del mondo”.

Johnson: “Sono d’accordo con Sir Graham Brady: il processo di scelta del nuovo leader dovrebbe iniziare ora”

Dopo aver affermato di voler essere disponibile, rimanendo “al servizio del Paese fino a quando non ci sarà un nuovo leader“, il leader dei Tory ha analizzato la situazione ammettendo che “E’ ora chiara la volontà dei deputati del Partito conservatore che ci sia un nuovo leader di partito e quindi un nuovo primo ministro. Sono d’accordo con Sir Graham Brady: il processo di scelta del nuovo leader dovrebbe iniziare ora”.

Johnson, un addio ricordando la Brexit, la pandemia, il vaccino e la guerra in Ucraina: il suo bilancio…

Tuttavia il premier ha comunque tenuto e rimarcarei risultati conseguiti da questo governo nel portare a termine la Brexit, nel gestire le nostre relazioni con l’Europa, rivendicando il potere di fare le proprie leggi in Parlamento”. Infine, prima di congedarsi, ha quindi voluto ricordare anche ”il superamento della pandemia, il lancio del vaccino più veloce in Europa e negli ultimi mesi guidare l’Occidente a resistere all’aggressione di Putin in Ucraina“.

Johnson,  all’origine delle dimissioni di massa l’atteggiamento di leggerezza del premier rispetto ai recenti scandali

All’origine del terremoto che ha sconquassato il parlamento britannico, l’ennesimo scandalo che ha avuto come protagonista il primo ministro, e che ha coinvolto in primis Christopher Pincher (il vice ‘chief whip’), protagonista di scandalosi festini ad alto tasso alcolico, e per le molestie sessuali a danno di giovani dei quali, pur sapendo, Johnson avrebbe fatto finta di nulla. Così come la vicenda del partygate, rispetto al quale affermò di non esserne a conoscenza.

Max