Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Suor Alfieri: “Draghi a Palazzo Chigi e la Casellati al Colle possono...

Suor Alfieri: “Draghi a Palazzo Chigi e la Casellati al Colle possono riportarci alle radici della nostra democrazia”

Non si parla altro che di pari opportunità, delle discriminazioni nei confronti delle donne e, a parità di livelli ed incarichi, delle vergognose differenziazioni salariali fra uomini e donne. Ma non solo, all’interno del Parlamento finalmente le cosiddette ‘quote rosa’ (termine orribile), sono di fatto paritarie eppure, l’idea di poter vedere una donna salire al Colle… sembra ancora oggi una follia.

Una ‘donna’ al Colle? Un’eventualità che, nonostante le ‘quote rosa’,  la nostra politica continua ad non considerare…

Eppure,  senza scomodare la ‘ferrea’ Golda Meir, dalla Tatcher fino alla Merkel, la nostra storia contemporanea è ricca di grandissime leader ‘rosa’, capace di segnare il vissuto di paesi ricchi ed industrializzati. Da noi, bisogna pensare alla grande Nilde Iotti, per avere un ‘simbolo’ di altrettanta caratura politica. Insomma, per farla breve, la politica non ‘ama’ realmente le donne, e quante la praticano, tendono più a rappresentare le posizioni partitiche d’appartenenza che quelle culturali…   

Suor Alfieri: “Draghi a Palazzo Chigi e la Casellati al Colle possono riportarci alle radici della nostra democrazia”

A denunciare tutto ciò oggi è la ‘vulcanica’ Suor Anna Monia Alfieri, da anni fortemente impegnata nella cultura e nell’insegnamento che, con il tempo sta legittimamente guadagnandosi la stima di intellettuali e giornalisti, grazie alla sua visione lucida e politicamente ‘aperta’. Avvicinata da Roberta lanzara, dell’agenzia di stampa AdnKronos, facendo suo un pensiero comune – e, soprattutto, ‘popolare’ – la Alfieri spiega che ”L’auspicio del cittadino italiano è che si apra una nuova epoca per il Paese Italia che con la guida del Premier Draghi a Palazzo Chigi e di Presidenti del calibro di Maria Elisabetta Casellati al Quirinale ci riportino alle radici della nostra democrazia, con competenza, rispetto, e apertura per dare nuovamente lustro alla Nazione“.

Suor Alfieri: “Sfido la politica, ad uscire dai pregiudizi e ad agire con realismo e di fare il vero bene della società civile”

Come sostiene giustamente la Suora, “L’Italia è pronta ad avere un Presidente della Repubblica donna soprattutto se ha una figura competente, con alto senso delle istituzioni e che ha condotto il Senato nei tempi più burrascosi, come in quel dicembre 2018 quando sembrava messo in discussione. Sfido, dunque, la politica, ad uscire dai pregiudizi e ad agire con realismo e nell’intenzione di fare il vero bene della società civile

Suor Alfieri: “Ineleganti i sondaggi su elezioni anticipate e come rimpiazzare Draghi e Mattarella, che hanno salvato il Paese”

“Che il governo di unità nazionale debba resistere sino al compimento della legislatura – afferma ancora Suor Monia – lo dice la realtà: l’economia italiana è rimasta bloccata per mesi ed è ora coinvolta in un nuovo ‘piano Marshall’, ma deve ancora dimostrare di saperlo mettere a frutto nella trasparenza e senza sprechi. Il Paese Italia oggi deve restare concentrato sulla Legge di Bilancio e alle tre maxi riforme: scuola, magistratura, fisco per assicurarsi che i fondi del Next Generation Ue siano impiegati creando le premesse per una ripresa del Paese. Tre riforme che devono essere compiute oggi e che possono avvenire solo in un governo di unità nazionale. Trovo pertanto poco eleganti i sondaggi su elezioni anticipate e su come rimpiazzare Draghi e Mattarella, persone di spessore che hanno salvato, rispettivamente, in più di un’occasione il Paese e le relazioni internazionali”.

Suor Alfieri: “Ritengo poco opportune le auto candidature al Colle, segno che forse manca l’approccio del servizio”

Dunque, conclude ‘l’intellettuale col velo’, ”Per questo motivo ritengo poco opportune le auto candidature al Quirinale, segno che forse manca l’approccio del servizio. La politica, la più alta forma della carità, ha ritrovato vigore in figure come il Presidente Mattarella, il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati e il premier Mario Draghi, alte cariche dello Stato che hanno restituito al Paese Italia dignità nazionale e internazionale, fiducia e credibilità e i cittadini hanno bisogno che quanto dobbiamo fare si faccia ma, se di elezioni dobbiamo parlare, se ne riparli nel 2023, augurandoci che la classe politica investa questi mesi nell’agire per priorità e nel preparare la futura classe dirigente“.

Max