Tor Bella Monaca: sgominata organizzazione criminale dedita allo spaccio: 20 arresti

    Al termine di una complessa indagine, i Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 20 persone (tra cui una donna), tutti appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanza stupefacente del tipo cocaina, radicata nella zona di Tor Bella Monaca.
    Le indagini sono state condotte da febbraio a giugno 2016, traendo origine da un precedente segmento investigativo che aveva consentito, proprio nel giugno del 2016, di dare esecuzione ad un’altra ordinanza di misure cautelari nei confronti di 33 persone appartenenti alla medesima associazione. In quell’occasione, era stato possibile attestare l’esistenza di un’ampia organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti (per lo più cocaina ed hashish) davanti alle palazzine popolari di Via San Biagio Platani, nel quartiere romano di Tor Bella Monaca.
    Le attività di prevenzione e controllo del territorio svolte dai Carabinieri avevano consentito di evidenziare una costante attività di spaccio da tempo espletata, in forma che appariva organizzata, da un numero particolarmente elevato di pusher, stabilmente presenti nei luoghi e continuativamente dediti allo spaccio, facenti capo ad un giovane 26enne del luogo, pregiudicato per armi e stupefacenti. Alla conclusione era emerso un sodalizio estremamente radicato sul territorio e gli esiti delle indagini avevano attestato l’elevatissimo volume d’affari dell’associazione, tanto serrata da incrementare notevolmente il quantitativo di stupefacente immesso nel mercato romano.
    L’esecuzione dell’ordinanza che disponeva misure cautelari del giugno del 2016, che pur aveva portato ad un forte ridimensionamento dell’organizzazione criminale con l’arresto dei vertici e dei più importanti esponenti, ha però rappresentato solo l’inizio di una più ampia attività di indagine condotta dai Carabinieri, finalizzata a contrastare in modo concreto il fenomeno dello spaccio nell’intera borgata di Tor Bella Monaca.
    Più in particolare, il monitoraggio della piazza di spaccio nella fase post-esecuzione ha consentito di acclarare un’inesauribile capacità evolutiva dell’associazione in grado di fronteggiare anche lo stato di detenzione dei suoi vertici; come dimostrato dagli oltre quaranta arresti in flagranza con contestuale sequestro di migliaia di dosi di cocaina, operati dai Carabinieri, in quel luogo, anche nelle fasi successive e precedenti alle indagini del 2014.

    Nonostante l’evoluzione dell’organigramma criminale dell’associazione, le indagini svolte hanno consentito di giungere all’identificazione dei nuovi sodali e di accertare i nuovi ruoli ricoperti dai soggetti, che nelle precedente indagini, avevano ricoperto un ruolo solo marginale, cui è spettato l’onere di raccogliere l’eredità dei vertici arrestati nel 2016, al fine di garantire la continuità delle illecite attività; necessaria a dimostrare la costante ed inesauribile presenza del sodalizio nel territorio e a garantire il mantenimento dei sodali reclusi e delle loro famiglie.
    Quella odierna è solo l’ultima delle importanti e recenti attività investigative condotte dai militari nel quartiere periferico di Tor Bella Monaca, finalizzate alla disarticolazione di consolidati sodalizi criminali che, per anni, hanno gestito il traffico di sostanze stupefacenti nel quartiere, rendendolo terreno fertile, proficuo e tristemente noto per lo spaccio tra le palazzine popolari. Tali operazioni testimoniano la costante attenzione degli inquirenti sul fenomeno in atto e la capacità investigativa di monitorare le evoluzioni dei sodalizi criminali e di individuare, immediatamente, i nuovi vertici, al fine di stroncarne “sul nascere” qualsiasi tentativo di riorganizzazione.
    Di rilevante importanza, le dichiarazioni testimoniali rese ai Carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca, nel febbraio 2016, da uno dei pusher stabilmente impegnati nelle attività di spaccio, che, oltre a fornire importanti elementi investigativi, ha permesso di accertare lo stato di completa sudditanza dei consociati al volere dei vertici del gruppo criminale, pronti a reprimere, con violenza, qualsiasi tentativo di “disobbedienza” e a “punire” con aggressioni di gruppo qualsiasi componente della banda responsabile di eventuali errori (ammanchi di stupefacente, di denaro, ecc..).
    Altro elemento chiave dell’odierna indagine, la testimonianza di un collaboratore di giustizia, prima ai vertici dell’associazione, le cui dichiarazioni hanno permesso di far luce sulle modalità ed i tempi di spaccio dell’organizzazione, di delineare con esattezza i ruoli dei vari sodali, confermando una programmatica rimodulazione strutturale che ha garantito la prosecuzione delle attività di spaccio. Le dichiarazioni rese dal collaboratore e dal testimone hanno offerto, per la prima volta, la possibilità di conoscere le dinamiche dei gruppi criminali dall’interno, e, pertanto, costituiscono senza dubbio un importante viatico anche per le indagini future.
    Sulla piazza si è registrata la presenza di pusher italiani di diverse età, compresi minorenni, di sesso sia maschile che femminile, e di diversa nazionalità. Tra i clienti vi erano, invece, sia uomini che donne, di diverse estrazioni sociali e età (dai 18 ai 55 anni) e non si esclude anche alcuni minorenni. Nel corso di quest’ultima parte delle indagini, sono già state arrestate in flagranza 13 persone e recuperato un significativo quantitativo di cocaina e documentati oltre duecento episodi di spaccio.