TRA RIMINI E TARANTO – PALESTRE NEL MIRINO DEI NAS: DUE PERSONE DENUNCIATE E 3.700 CONFEZIONI DI INTEGRATORI SEQUESTRATE

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    Quello degli integratori, e a volte dei più pericolosi anabolizzanti, è un mondo oscuro che viaggia parallelamente alla sana e salutare attività delle palestre. E a vigilare sulla pulizia di tali luoghi, oltre il buonsenso della maggior parte dei gestori, anche l’infaticabile attività delle forze dell’ordine. E stavolta sono stati i Nas di Bologna (in collaborazione con il Nas di Taranto, nell’ambito di attività investigativa finalizzata al contrasto all’importazione e al commercio illegale di farmaci anabolizzanti), a denunciare due persone e a sequestrare 3.700 confezioni di integratori illegali sequestrate. I carabinieri hanno perquisito palestre e rivendite di integratori alimentari nelle province di Forlì Cesena, Rimini e Taranto, esequestrato integratori provenienti dalla Polonia contenenti sostanze medicinali ad azione dopante.cL’indagine è scaturita da un controllo di natura amministrativa effettuato, nei mesi scorsi, a Rimini, in occasione di una nota manifestazione fieristica. Nella circostanza i militari hanno individuato uno stand espositivo, gestito da un 43enne di origine polacca, che esponeva integratori alimentari non notificati al ministero della Salute e contenenti sostanze non ammesse. Gli integratori, immediatamente sequestrati, sono stati campionati ed inviati dell’Istituto Superiore di Sanità per la determinazione dei componenti. I risultati delle analisi hanno evidenziato la presenza di sostanze medicinali ad azione dopante, nello specifico ’clomifene’, principio attivo farmacologico, è stata informata la Procura della Repubblica di Rimini che ha emesso i decreti di perquisizione e sequestro sull’intero territorio nazionale di tali integratori. Le operazioni si sono concluse con il sequestro di oltre 3700 confezioni di integratori, del valore commerciale complessivo di 200.000 euro circa, e con la denuncia di due persone per commercio di sostanze alimentari nocive e commercio illegale di sostanze farmacologicamente attive. I due sono un 43enne di origine polacca residente a Rimini e un 48enne della provincia di Taranto.