Se alla distanza sarà l’import-export delle materie prime a farsi sentire pesantemente sui mercati, nell’immediato è stato ovviamente il compartimento prima turistico e quindi per lo più ‘aereo’, a contare l’enorme perdita finanziaria legata ai contagi del coronavirus.
Oggi infatti l’associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), confermando il duro colpo subito dall’industria del trasporto aereo a causa del coronavirus, ha calcolato che a causa di questa epidemia è già del 13% la perdita di passeggeri subita dalla regione Asia Pacifico, un indotto che corrisponde a ricavi mancati per 27,8 miliardi di dollari.
Proiettato invece a livello globale, l’impatto del Covid-19 sta comportando una perdita di 29,3. Senza poi tener conto di altri 1,5 miliardi di mancati ricavi – sempre legate all’indotto asiatico – anche per compagnie delle altre aree, che contribuiscono indirettamente ad una contrazione di traffico del 4,7%.
Max
