Trump, un muro d’acciaio per impedire l’immigrazione

    Non si arresta la campagna politica del presidente Usa Donald Trump contro l’immigrazione. Infatti, appena insediato, per arginare l’immigrazione dai Paesi arabi, quelli considerati i più pericolosi, aveva diramato il ‘muslim ban’, che proibiva l’accesso a tutti coloro provenienti dal Medio Oriente, poi non più attuato. Ma uno dei punti forti della campagna elettorale in tema di lotta all’immigrazione era stato il famigerato muro al confine con il Messico, a cui Trump avrebbe delegato le spese di costruzione proprio al Paese di lingua spagnola. Una decisione definita da più parti estremista, ma che lo stesso inquilino della Casa Bianca ha ritenuto più volte necessaria per arginare l’afflusso di immigrati irregolari in territorio statunitense. Il muro ha diviso anche Repubblicani e Democratici, con quest’ultimi contrari, specie a margine dell’ondata migratoria che si è mossa dal Centro America ed è arrivata alla barriera tra Usa e Messico. Qua Trump aveva inviato forze armate per impedire l’accesso ai migrati e invocato, se necessario, anche la forza letale. Le opposizioni si sono dette disgustate dall’accaduto. L’idea del muro poi non ha tenuto più banco, ma rimane sempre un chiodo fisso di Trump che adesso è costretto a virare su soluzioni alternative, che possano venire incontro anche ai Democratici. L’ultima riguarda l’abbandono del muro per optare ad una ‘economica’ barriera d’acciaio. “Stiamo pianificando ora una barriera d’acciaio piuttosto che un muro di cemento. E’ una soluzione sia più forte sia meno invadente. Una buona soluzione e made in Usa”: questo è il commento di Donald Trump su Twitter rivelando un nuovo vertice nel pomeriggio tra il vicepresidente Mike Pence e gli esponenti democratici in Congresso Nancy Pelosi e Chuck Schumer, per cercare di stabilire un’intesa per il termine dello shutdown. Un vertice che il tycoon ha ribattezzato “produttivo” in cui “sono stai discussi molti dettagli sulla sicurezza del confine”.