UDINE – SECONDO LA TASK FORCE CHIAMATA AD INDAGARE SUL CASO, SAREBBERO ALMENO 20MILA LE VACCINAZIONI DUBBIE. L’INFERMIERA NON LI PRATICÒ A 5.400 TRA BIMBI E GIOVANI

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    Sono  numeri da capogiro, quelli forniti dall’apposita task force regionale interaziendale, costituita per fronteggiare l’emergenza verificatasi a Codroipo (udine), dopo la clamorosa scoperta che ‘una’ sola infermiera di Codroipo (Udine), Emanuela Petrillo, sarebbe responsabile di oltre 20mila vaccinazioni sospette, con conseguenti 6-7.000 pazienti da rivaccinare. Secondo i gravi sospetti a suo carico, tra il 16 novembre 2009 e il 18 dicembre 2015, ,l’assistente sanitaria avrebbe finto di somministrare i vaccini a bambini e adulti. Per i più piccoli, si tratterebbe di 5.400 bambini e ragazzi che saranno richiamati dall’Azienda per l’assistenza sanitaria Medio Friuli per ripetere la vaccinazione. Secondo quanto comunicato dalla task force regionale, sarà effettuata una nuova serie di esami con valore legale su indicazione dalla Procura di Udine per valutare l’effettiva portata delle finte vaccinazioni a Codroipo (Udine)nel periodo in cui era in servizio Emanuela Petrillo. Nello specifico dei vaccini non inoculati, 7.500 casi riguardano l’esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, emofilo B, epatite B), 4.000 Mnrv (morbillo, parotite, rosolia, varicella); 2.000 per pneumococco; 4.700 per Tbe (encefalite da zecche) e 350 per Hpv (papilloma virus).  

    M.