Ue, nascono i gruppi all’Europarlamento

    “Splendide notizie da Bruxelles per il M5S! Il video annuncio di Farage e Borrelli. Diffondete e siate orgogliosi dei nostri ragazzi”. Lo scrive su Facebook Beppe Grillo, commentando la notizia della nascita del nuovo gruppo Efdd con Nigel Farage (Ukip). Nel giorno in cui viene sferrato l’attacco al testo Boschi sulla riforma del Senato, il leader M5S posta anche il video con le dichiarazioni di Farage e dell’europarlamentare grillino David Borrelli.

     

    E’ di destra, e con una forte presenza euroscettica, la maggioranza dell’ottava legislatura del Parlamento europeo. Dei 751 seggi dell’Aula di Strasburgo 221 vanno al gruppo dei popolari dell’Epp e 70 ai conservatori dell’Ecr. Dopo quattro settimane di negoziati e trattative si sono formati i gruppi politici all’Europarlamento, in vista della riunione plenaria di inizio luglio in cui si eleggeranno il presidente, i vicepresidenti e i questori. I socialisti e democratici di S&D sono il secondo gruppo, con 191 seggi, i liberali dell’Alde quarti con 67 e la Gue/Sinistra Unitaria quinta con 52.

    Seguono i 50 europarlamentari dei Verdi e i 48 del gruppo euroscettico Efdd, mentre i 37 eurodeputati che gravitavano attorno al Front National di Marine Le Pen, compresi quelli della Lega Nord, non sono riusciti a formare un gruppo autonomo e andranno a ingrossare le file dei ‘Non iscritti’, che sono complessivamente 52.

    Dopo le elezioni europee dello scorso maggio, però, i pesi all’interno del Parlamento europeo sono cambiati. Il Ppe ha perso 56 deputati, mentre l’Ecr, nonostante la forte concorrenza dell’Ukip e del Front National, ne ha ottenuti 12 in più, diventando il terzo gruppo e scavalcando l’Alde. Un successo ottenuto coagulando le forze di 19 partiti da 15 Paesi diversi, compresi i 7 deputati tedeschi degli euroscettici di Alternative für Deutschland. Nel nuovo Parlamento socialisti e Sinistra Unitaria non avrebbero la maggioranza neppure con il sostegno dei Verdi. Situazione che probabilmente spingerà alla formazione di una grande coalizione fra S&D e Ppe