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Variante Omicron: ecco cosa sappiamo al momento circa la sua contagiosità, e cosa si sta facendo per affrontarla

Cercando di stigmatizzare la situazione, dunque evitando di  drammatizzare, premesso che (come giustamente ha rimarcato ieri l’Oms), non siano affatto fuori dal Covid, soprattutto per effetto delle ‘poche’ vaccinazioni eseguite rispetto alla vastità dei contagi emersi nel mondo, il virus continua a ‘sorprenderci’ con continue mutazioni, le cui conseguenze sono di volta in volta tutte da ‘scoprire’.

Così, come fosse ormai ‘roba vecchia’, dopo la Delta, eccoci nuovamente – a ragione – in fibrillazione, per l’avvento della nuova variante Omicron. Ma di cosa si stratta? E’ realmente così pericolosa e, semmai, gli vaccini, possono bastare? Quale è la situazione?

Variante Omicron: una mutazione capace di produrne altre 30, incidendo dura proteina Spike

Questa nuova variante, scoperta in SudAfrica, e ribattezzata dai ricercatori com ‘B.1.1.529’, in pochi giorni è già divenuta presente in almeno una decina di paesi, e questa ne evidenzia l’alto livello di contagiosità. Capace a sua volta di ulteriori oltre 30 mutazioni, in grado di incidere sulla proteina Spike, per avere l’esatta idea di cosa possa significare occorre attendere ancora un paio di settimane, per dar modo agli scienziati dei vari paesi coinvolti dai contagi, d confrontare ciascuno i propri studi, appropriati ed esaustivi.

Variante Omicron, come evitarla? Siamo sempre lì: vaccinazione, mascherina, distanza e prudenza

Dal canto suo l’Istituto superiore della sanità, rispetto ad eventuali misure da intraprendere per arginare la diffusione della variante Omicron, ha spiegato che  le strategie per ridurre la diffusione del virus Sars-CoV-2, oltre alla vaccinazione, rimangono le stesse: mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri, indossare la mascherina con particolare attenzione specie negli ambienti chiusi o affollati, tossire o starnutire nel gomito o in un fazzoletto, frequente igiene delle mani, garantire una adeguata ventilazione degli ambienti chiusi. Se si è eleggibili a ricevere una dose booster, la raccomandazione è di prenotarla, mentre se non si è ancora vaccinati, è di prenotare l’appuntamento”. Ovviamente, rimarcano dall’Iss, manco a dirlo è fondamentale “Raggiungere i più alti tassi possibili di vaccinazione rimane la strategia chiave per ridurre il rischio di trasmissione di Covid-19 e picchi significativi nei casi, oltre che per ridurre la probabilità che emergano nuove varianti“.

Variante Covid, i ministri della Sanità del G7 studiano in sinergia il piano di intervento

Dal canto loro, oggi i ministri della Sanità dei Paesi G7, di fronte ad una minaccia che “richiede un’azione urgente”, hanno dato luogo ad una riunione straordinaria, per organizzare ‘all’unisono’ i monitoraggio’ della variante, e confrontarsi in continuazione sul da farsi. In tutto ciò, va detto, è stato unanimemente riconosciuto ed apprezzato “il lavoro esemplare del Sudafrica nel individuare la variante e mettere gli altri Paesi in allerta”. Di qui da parte dei ministri, è stata espressa  la “strategica importanza di assicurare l’accesso ai vaccini”, e di perseguire quanto prima gli impegni presi sulle donazione, vegliando allo stesso tempo sulla disinformazione sui vaccini”.

Variante Omicron, ecco ad oggi la situazione nei vari paesi dell’Europa

Riguardo all’Europa, qui a monitorare con attenzione costante la situazione è il centro di controllo dell’Ecdc che, proprio stamane ha informato illustrando che ”Ad oggi sono 33 i casi confermati di variante Omicron segnalati in 8 paesi dell’Unione europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo. Tutti i casi confermati hanno una storia di viaggi in paesi africani, con voli che hanno fatto scalo in altre destinazioni tra l’Africa e l’Europa. Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni riguardo alla gravità, erano asintomatici o lievi. Finora non sono stati segnalati casi gravi e non c’è stato nessun decesso”. Inoltre, spiano ancora, “Sono stati segnalati altri casi in sette paesi e territori al di fuori dell’Ue: Australia, Botswana, Canada, Hong Kong, Israele, Sudafrica e Regno Unito”.

Variante Omicron, l’Iss: “Non ci sono ancora evidenze che causi una malattia più grave rispetto alle altre varianti”

Entrando nel merito del nostro Paese, come è ormai noto, qui la variante Omicron è stata individuata in Campania dove, oltre all’imprenditore (regolarmente immunizzato con due dosi), tornato dal SudAfrica, sono poi risultati positivi anche la moglie ed i figli del 55enne. Tuttavia, per quel che riguarda questo caso, la famiglia non mostra segnai preoccupanti. Come spiega ancora l’Iss, ”Non ci sono ancora evidenze che l’infezione con Omicron causi una malattia più grave rispetto alle altre varianti. I dati preliminari suggeriscono che ci sia un tasso maggiore di ricoveri in Sud Africa, ma questo potrebbe essere dovuto all’aumento complessivo delle persone infette piuttosto che alla specifica infezione con Omicron. Al momento  spiegano infatti – non ci sono informazioni che suggeriscano che i sintomi specifici associati a questa variante siano diversi da quelli dovuti alle altre”.

Variante Omicron, l’Iss: “Per capirne il livello di gravità dell’infezione servirà più tempo”

Come fa poi notare ancora  l’Istituto, ”I casi iniziali di infezione riguardano studenti universitari, persone giovani che tendono ad avere una malattia più lieve. Ma per capire il livello di gravità dell’infezione causata da Omicron servirà più tempo (da alcuni giorni ad alcune settimane). Comunque si ricorda che tutte le varianti del Covid-19, inclusa la Delta che rimane al momento la variante dominante a livello globale, possono causare malattia grave o morte, in particolare nelle persone più vulnerabili, e la prevenzione rimane fondamentale”.

Variante Omicron, Bassetti: “Ci hanno terrorizzati, bisogna fare comunicazione in modo attento”

Sebbene con grande cautela, preferisce evitare inutili allarmismi l’esperto infettivologo ligure, Matteo Bassetti, secondi il quale, “Per 3 giorni siamo stati terrorizzati per la variante Omicron. Per 3 giorni il mondo siamo stati terrorizzati da alcuni miei colleghi. Oggi assistiamo alla fuga dei catastrofisti, ma quello che è accaduto negli ultimi giorni ha portato diverse persone a dire ‘è inutile vaccinarsi’”. Dunque, raccomanda Bassetti, “In un momento come questo, con i nervi a fior di pelle dopo 2 anni del genere, bisogna fare comunicazione in modo attento. Io, che sono un medico, non posso venire a sapere della nuova variante perché crolla la Borsa di Tokyo”. Intervenendo poi su La7, il direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, si dice contrario allo stop ai voli da Paesi ritenuti a rischio, perché “Sembra che la variante Omicron non abbia provocato sintomi particolarmente gravi”.

Variante Omicron, Galli: “Non sembra che uccida le persone vaccinate, Ma dobbiamo studiarla bene”

Se il vaccino è un ombrello con qualche buco, quando piove lo uso comunque“, ha invece affermato l’infettivologo del Sacco di Milano, professor Massimo Galli. “Ci è stato detto che Omicron presenta 32 mutazioni e una dozzina sono localizzate nel punto d’attacco delle nostre cellule: per questo è diventata automaticamente una variante preoccupante, ma non sembra che uccida le persone vaccinate. I sintomi sembrano lievi ma abbiamo bisogno di tempo per valutare più dati”.

Variante Omicron, la Gran Bretagna ha deciso di anticipare la terza dose a soli 3 mesi dalla seconda

Nel frattempo anche gli atri paesi Ue stanno studiando nuove strategie per arginare i contagi da Omicron. Ad esempio la Gran Bretagna ha deciso di somministrare la terza dose di vaccino ad ‘appena’ 3 mesi dalla seconda, onde evitare contagi, prendendo così ‘contropiede’ dalla nuova variante. Il Servizio Sanitario britannico, dopo aver ovviamente posto in cima alla lista i soggetti anziani e gli immunodepressi, ha inserito fra quanti  possono ricevere nell’immediatezza la dose booster circa 50 milioni di persone. Tra questi tutti gli over 50 e, da pochi gionri, porte aperte anche a tutti gli over 40.

Variante Omicron, come si stano regolando le principali aziende farmaceutiche?

Ma, ci si chiede, cosa fanno nel frattempo le cose farmaceutiche? A momento, sia da parte di Moderna, che di Pfizer, si sta lavorando  a delle ‘modifiche’ degli attuali vaccini, così da renderli resistenti alla nuova variante.

Omicron, Moderna: “Potremmo ‘tamponare’ ‘tamponare’ realizzando una dose da 100 microgrammi”

Come ha spiegato ieri l’Ad di Moderna, Stéphane Bancel, realizzare uno specifico vaccino richiederebbe infatti almeno ‘qualche mese’. E’ anche vero però che l’efficacia degli attuali vaccini non è stato ancora possibile riscontrarla. Dunque, di fronte ad una – speriamo mai – eventuale emergenza, Moderna potrebbe ‘tamponare’ realizzando in tempi brevissimi, una dose booster da 100 microgrammi: “La dose più elevata potrebbe arrivare rapidamente. Potremmo decidere di fornire una dose più elevata del vaccino attuale per proteggere magari i soggetti ad alto rischio, gli immunodepressi, e gli anziani, che potrebbero aver bisogno di una quarta dose”.

Omicron, Biontech: “Intanto è in arrivo un vaccino adattato come misura cautelativa”

Dal canto suo Biontech (partner di Pfizer), ha già annunciato l’avvio dello sviluppo di un vaccino adattato come “misura cautelativa”. Anche qui, spiegano i ricercatori, ”Per evitare di perdere tempo, stiamo perseguendo questi due obiettivi in parallelo fino a che non saranno disponibili dati e che non avremo altre informazioni per determinare se il vaccino contro il Covid attualmente disponibile ha effettivamente bisogno di essere adattato o no. L’obiettivo di questo approccio è quello di muoverci velocemente, nel caso sia necessario un nuovo vaccino specifico per una variante“.

Max