VENEZUELA – A BORDO DI UN ELICOTTERO, UN UFFICIALE DELL’AVIAZIONE MILITARE ATTACCA LA CORTE SUPREMA ED ESORTA MADURO A DIMETTERSI. IL PRESIDENTE: ‘TERRORISTI E GOLPISTI’

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    “Avete due scelte : essere giudicati domani dalle vostre coscienze e dal popolo o liberarvi di questo governo corrotto a partire da oggi”, così Oscar Perez, pilota degli elicotteri dell’unità speciale della polizia venezuelana,  attraverso un messaggio via web rivolto a tutti i cittadini venezuelani, esortandoli a mobilitarsi contro “il governo corrotto”. Perez, che nel video appare circondato da alcuni uomini dal volto coperto che imbracciano mitra, nella mattinata, a bordo di un elicottero, ha condotto un duro attacco contro la Corte Suprema del Venezuela, Caracas, sparando raffiche di mitra e lanciando anche alcune granate. Un evidente segnale di sfida nei confronti del presidente Nicòlas Maduro, contro i cui evidenti disegno dittatoriali la popolazione sta scendendo da mesi nelle piazze. La dura protesta anti-governativa che ha visto rovesciarsi nelle strade del paese centinaia di migliaia di persone (e, ad oggi,  costata la vita ad oltre 80 manifestanti), è iniziato poco dopo il fallito tentativo da parte della Corte Suprema, da lui controllata, di togliere i poteri all’Assemblea Nazionale, controllata dall’opposizione . Chiedendo ufficialmente a Maduro di dimettersi, Perez, ha affermato di parlare a nome di una coalizione di ufficiali militari, di polizia e funzionari pubblici pronti ad immolarsi, combattendo a difesa della Costituzione. A scatenare l’attacco, con ogni probabilità, è stato quanto dichiarato poche prima da Maduro il quale, parlando in un comizio aveva affermato che, “Se il Venezuela dovesse precipitare nel caos e nella violenza e la rivoluzione bolivariana dovesse essere distrutta allora noi saremo pronti a combattere”. Nella piazza di Caracas Maduro aveva poi  inviato tutti a votare il 30 luglio per la creazione di un’assemblea costituente: “Se non lo potremo fare con i voti, allora lo faremo con le armi”. L’attacco ha trovato l’approvazione del popolo ma non di Maduro che, furibondo, dalla televisione di Stato si è a sua volta rivolto alla nazione parlando di “un attacco terrorista e golpista”, ed aggiungendo che nessuno è rimasto ferito, ha sottolineato che si  sta dando la caccia ai responsabili dell’attacco. Visto che poi l’elicottero pilotato da Perez ha sorvolato anche il ministero dell’Interno, il presidente ha inoltre affermato che è stato attivato il piano di difesa antiaerea. Dopo aver poi denunciato l’attacco come un tentativo di golpe sostenuto dalla Cia, Maduro ha ribadito  che “i responsabili di questo attacco terroristico contro le nostre istituzioni verranno catturati, prima o poi. In che altro modo si può considerare il dirottamento di un elicottero dello Stato per lanciare granate? La considerate politica? E’ terrorismo”. Il presidente ha poi riferito che Perez legato all’ex ministro dell’Interno Miguel Rodriguez Torres, accusato di far parte del complotto.

    M.