Venezuela, ruggini internazionali tra Lavrov-Pompeo

    Venezuela, sempre più aspro il confronto tra Lavrov e Pompeo relativo al caos che si è sollevato sulla crisi del Venezuela e sulle rispettive posizioni che i governi di Russia e Stati Uniti hanno intrapreso nel merito e, in particolare, circa l’idea di un eventuale intervento militare.

    Venezuela, ruggini internazionali tra Lavrov-Pompeo. Caos nel vertice di Helsinki.

    Nel vertice a Helsinki dunque si acuiscono i contrasti tra Russia e Usa laddove si parla di blitz, e irrigidiscono Mosca. Mentre Guaidó sostiene “chiederò aiuto a Trump”, dalla posizione della Russia ogni ipotesi di intervento. Anzi, nel dettaglio l’intervento miliare americano in Venezuela finirebbe per sembrare «catastrofico e ingiustificato»: in questi termini si esprimono in Russia tramite il ministro degli Esteri russo Lavrov, dopo il vertice di Helsinki e l’incontro dunque con il segretario di Stato americano Pompeo. Un modo più che eloquente per interpretare quanto tesa sia la tensione tra i due paesi in merito alle evoluzioni da cui peraltro dipendono equilibri e quotidianità della stessa intera comunità venezuelana. Non che i destini dei rapporti Usa e Russia siano esclusivamente legati a quelli di Caracas, certo, ed alla questione tra Maduro e Guaido’. Ma l’obiettivo di orientare verso un riavvicinamento i governi di Washington e Mosca si fonda sulla necessità di abbassare tensioni già di per sé piuttosto alte a livello internazionale. Gli equilibri suggerirebbero una sorta di intesa a metà tra le due fazioni, con il Venezuela spettatore interessato di sé stesso: un accordo che permetta se non altro di avvicinarsi all’obiettivo delle elezioni libere nei prossimi mesi e così da evitare schieramenti diversi della volontà dei cittadini venezuelani e soprattutto interventi armati che non farebbero altro che acuire ruggini pronte a esplodere. Tuttavia, molto più corposa è al momento l’ipotesi di uno scontro armato: Pompeo ha detto di essere pronto ad garantire l’intervento militare nel caso servisse, e che questa è una pista su cui gli Usa lavorano.