VERTICE MARINO E ORFINI. LA PAROLA PASSA ALL’AULA GIULIO CESARE

    incontro marino orfiniUno stato confusionale perversa nelle sale del Campidoglio. Una situazione che spinge Raffaele Cantone a declassare la capitale e a dare lustro alla città di Milano governata dal Sindaco Pisapia. Da giorni una domanda assilla ogni singolo romano, Marino ritirerà le sue dimissioni oppure no? Un quesito a cui si pensava che si sarebbe potuto rispondere dopo l’incontro tra il primo cittadino dimissionario e il commissario del Pd di Roma Matteo Orfini. Al vertice, tenutosi presso la casa del vice sindaco Causi, hanno partecipato anche gli Assessori, Stefano Esposito (Mobilità) fedelissimo del premier Matteo Renzi, Alfonso Sabella (Legalità) e Alessandra Cattoi (Patrimonio). I sei, tra una bottiglia di Chardonay e piatti prelibati, hanno discusso sulle sorti della capitale.

    “La riunione è andata benissimo”, ha dichiarato il Sindaco Marino, “come ho detto nei giorni scorsi sto riflettendo”, conclude secco alle domande dei giornalisti presenti sotto casa dell’assessore Causi. Da quanto trapela, però, la soluzione dell’enigma è ancora molto lontana. Le varie parti intervenute al tavolo sono ancora molto distanti. Sta maturando l’idea di lasciare la decisione all’aula Giulio Cesare dove il primo cittadino capirà di non avere più una maggioranza per poter continuare a governare. Quindi, nonostante ci sia stata una discussione molto cordiale, come hanno sottolineato il vice sindaco e gli altri assessori, Roma continuerà a vivere una situazione di instabilità politica per ancora alcuni giorni.

    Il primo novembre oramai è alla porte. Il termine ultimo per ritirare le dimissioni sta per scadere. Si sta avvicinando il compito del Primo Ministro, Matteo Renzi, di scegliere un commissario che possa traghettare la città eterna verso il giubileo straordinario e le prossime votazioni.

    All’unanimità i presenti al tavolo di discussione hanno dichiarato che l’incontro è stato pacifico e produttivo come a voler dimostrare che gli animi in casa dem si siano calmati. Un partito spaccato a metà tra chi sostiene, al grido di legalità e giustizia, il Sindaco uscente e chi, invece, è vicino alla linea di Renzi e Orfini. Animi che si sono esasperati in questa ultima settimana. Le dichiarazioni del braccio destro di Orfini, Fabrizio Barca, infatti, suonano come un grido di guerra. “Ignazio Marino ci ha deluso” – tuona l’ex Ministro del Governo tecnico di Monti – “il partito cattivo poggia il Sindaco dimissionario per poter tornare a mettere le mani sulla città”. Un’immagine quella descritta da Barca che lascia esterrefatti molti sostenitori del Partito Democratico a Roma.

    Nel frattempo nella capitale l’opposizione guarda e attende, cercando di capire le sorti della città più bella al mondo. I 5 stelle aspettano e si fanno forti della loro mozione di sfiducia. Un movimento, quello di Grillo, che spera, nell’eventualità in cui il Sindaco ci ripensa, che il Partito Democratico voti insieme a loro le dimissioni di Marino. Al contrario il centro destra va all’attacco. Francesco Storace, Vice Presidente del consiglio Regionale Lazio, ha dichiarato che il primo cittadino ha già deciso e ha ritirato le dimissioni. “C’è stata confermata nella Capigruppo in Regione la notizia che, martedì, il Sindaco bugiardo di Roma sarà presente alla Pisana, alle 11, in audizione in Commissione Bilancio sulle norme regionali di applicazione della legge Delrio. Ormai siamo alla farsa”, dichiara Storace. Parole che aprono un altro scenario a Roma. Affermazioni confermate anche dal Capogruppo di Forza Italia in Regione Lazio, Antonello Aurigemma che aggiunge come l’operato del Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e il Sindaco dimissionario, Marino, abbia portato alla mortificare della Città Metropolitana.”Il marziano Marino e Zingaretti in un anno hanno abbandonato i comuni della provincia,” – ha dichiarato Aurigemma – “il consiglio metropolitano è stato pressoché nullo, forse perché il centrosinistra è stato più impegnato a dirimere le controversie interne”.

    Una situazione apocalittica che Roma, e i suoi palazzi, deve cercare di superare il più velocemente possibile. Un impasse che rischia di bloccare la crescita della città eterna. Una situazione ingarbugliata che la Giunta di Marino sta cercando in ogni modo di superare continuando a lavorare come se nulla fosse accaduto.   Intanto in molti sperano nel successo del Giubileo straordinario, simile a quello riportato con l’EXPO di Milano, anche per far ricredere il Magistrato Cantone.  

    Davide Di Carlo