VIOLENTO ATTACCO TERRORISTICO IN UNA MOSCHEA DEL SINAI: ALMENO 250 MORTI E 180 FERITI

    Un attentato vile e violento, attentamente pianificato per lasciare a terra quante più vittime possibile. E così è stato. Ancora una volta, teatro dell’orribile strage terroristica, è stata la funestata Penisola del Sinai. L’attacco ha avuto luogo in una moschea di al-Rawdah, un villaggio nei pressi Bir el-Abd, a circa 40 chilometri da al-Arish, capoluogo del governatorato del Sinai del Nord. I terroristi hanno piazzato alcuni ordigni esplosivi all’interno della moschea che ogni giorno ospita la preghiera del mezzogiorno. Quando il luogo di culto era pieno si sono verificate le esplosioni, a decine di sono precipitati fuori correndo, dove ad attenderli hanno trovato quattro jeep – posizionate strategicamente – dalle quali i terroristi hanno aperto il fuoco con le mitragliatrici. Quindi molte persone non sono uscite allo scoperto, rimanendo però intossicate dal fumo. Nonostante tutto i terroristi non sono fuggiti continuando a spaare a qualsiasi cosa si muovesse. Le stesse ambulanze, giunte prima dei soldati (che hanno poi determinato la fuga del commando), sarebbero state barsagliate dalle sventagliate di mitra. Quando i soccorsi sono finalmente riusciti ad intervenire, sono stati contati almeno 160 morti e circa 130 feriti, ma il bilancio è purtroppo ancora provvisorio. Dal canto suo Abdel Fattah al-Sisi, il presidente egiziano, avuto notizia del gravissimo attentato ha convocato una riunione di emergenza con i responsabili della sicurezza.
    M.