‘LA CORREZIONE SI FARÀ, È UNA COSA CHE TOGLIERÀ OGNI DUBBIO SULLA COERENZA DELL’ITALIA CON LE REGOLE’, PADOAN USCENDO DALLA RIUNIONE DELL’ECOFIN A BRUXELLES

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    “La correzione dei conti pubblici italiani per il 2017 si farà, cosa che toglierà ogni dubbio sul rispetto delle regole del patto di stabilità da parte dell’Italia”. Come previsto, uscendo dall’Ecofin di Bruxelles il ministro dell’Economia italiano ha incontrato i giornalisti ai quali ha illustrato la situazione. Poi, in merito al quesito se il rapporto sul debito che verrà diffuso domani dalla Commissione europea sia un altro passo verso l’apertura di una procedura di infrazione,Pier Carlo Padoan ha risposto: “Direi proprio di no perché come già è stato detto pubblicamente, l’Italia si è impegnata a fare la correzione di cui abbiamo parlato anche ieri, parliamo tutti i giorni. Confermo che si farà e, quindi, questa è una cosa che toglierà ogni dubbio sulla coerenza dell’Italia con le regole”. Quindi, a proposito della sostenibilità a lungo termine del debito pubblico italiano, il ministro ha aggiunto: “non vedo dubbi sui mercati. Vedo dei prezzi: c’è un prezzo sullo spread, che si è alzato da circa un mese anche a seguito dell’effetto Trump, che ha numerose implicazioni. Si è stabilizzato, non sta andando su, quindi questo dice che sui mercati che funzionano non ci sono dubbi”. Poi, “Le privatizzazioni non sono la via maestra per ridurre il debito. La via maestra per ridurlo è la crescita. Le privatizzazioni hanno svariati scopi e uno di questi è ridurre il debito. Ma ce ne sono altri – aggiunge Padoan – per esempio migliorare l’efficienza delle imprese partecipate, come dimostra il caso di Poste, la cui efficienza è molto aumentata dopo la cessione della prima tranche. E inoltre con le privatizzazioni si migliora l’accesso alle risorse finanziarie, perché in questo modo è possibile accedere meglio ai mercati finanziari. Su Poste, rilevo che la sensibilità sociale di Poste e la capacità di lasciare sul territorio, nei territori periferici del Paese, un presidio postale, è aumentata, dopo che la gestione di Poste attuale ha dato vita alla prima tranche di privatizzazioni. Non ci sono correlazioni sbagliate tra privatizzazioni e dimensione sociale. Al contrario”. Il ministro è intervenuto anche in merito alle proteste dei tassisti che in questi giorni stanno bloccando diverse città italiane: “è un problema italiano ma anche di molti Paesi: sappiamo bene che aumentare la concorrenza nel settore dei servizi aumenta la capacità di crescita. Certo, bisogna farlo garantendo una transizione dolce e soffice ai settori che vengono interessati dalle privatizzazioni”.

    M.