Alcune società hanno già disposto percorsi alternativi e orari scaglionati per permettere ai propri ragazzi di allenarsi. D’altronde lo sport non professionistico si è fermato, ma gli allenamenti, in forma individuale e nel rispetto del protocollo, sono consentiti. O almeno è quello che il ministero dello Sport ha chiaramente specificato nella sezione FAQ (risposta a domande frequenti) nella sezione apposita del sito ministeriale.
Nella serata di ieri una circolare del ministero dell’Interno ha però stravolto il senso delle indicazioni precedenti. “Inoltre, sempre per tali attività sportive (sport di contatto) – si legge in un passo della circolare – vengono sospese non solo le gare e le competizioni ludico-amatoriali, confermando quanto già disponeva il precedente Dpcm, ma altresì tutte le attività connesse, praticate a livello dilettantistico di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento; sicché sono ricomprese nella generale sospensione anche le attività di allenamento svolte in forma individuale”.
Tradotto: tutte le categorie che non possono prendere parte ai rispettivi campionati, ad esempio nel mondo calcio dalla Serie D in giù, non potranno nemmeno allenarsi. Questo è quanto giunge in forma ufficiale dal Viminale. Equivoco che contrasta quanto specificato dal ministero dello Sport o nuove restrizioni? Qualcuno dovrà spiegarlo.