Dal sig. Romei, del Gruppo Attivisti, riceviamo questa richiesta di pubblicazione, ricordiamo che la redazione resta a disposizione della controparte per eventuali repliche:
“Ci uniamo alla richiesta dell’Avvocato Anna Vicinanza della Lega del Cane Animal Protection di Salerno, nel sottoporre il quesito circa la liceità dell’affidamento dei cani randagi di proprietà dei Comuni di Roccadaspide (SA) e di Agropoli (SA) al Canile Mister Dog Village di Acerra (NA) in virtù di un contratto che prevede la corresponsione di denaro una tantum. Parliamo di 73mila euro da parte del Comune di Roccadaspide al canile per l’affidamento di 20 cani e di 110mila euro da parte del Comune di Agropoli allo stesso canile per l’affidamento di 81 cani”.
“Siamo di fronte ad un caso di affidamento decisamente anomalo, una palese serie di azioni illegali per le quali esprimiamo tutto il nostro sdegno. Ne citiamo alcune. Un comune non può cedere la proprietà dei cani ad un canile privato, disinteressandosi totalmente della vita degli stessi, corrispondendo una cifra una tantum al momento della cessione. Le adozioni dei cani da strutture pubbliche e private possono avere solo la finalità di trasferimento definitivo in una famiglia”.
“Con l’atto di cessione il canile privato Mister Dog Village è diventato proprietario dei cani, cosa assolutamente illegale, vedi legge regionale art. 12: ‘è vietata l’adozione, in qualsiasi forma, finalizzata a stalli o trasferimenti in strutture di transito’. Nonostante l’art. 3 DPR 3 marzo 1979 attribuisca ai Comuni la funzione di vigilanza e protezione degli animali rinvenuti sul territorio, il contratto di affido definitivo stipulato tra le parti, già di per sé illegale, rende difficile esercitare da parte dei Comuni un controllo futuro sugli animali. In questo caso non ci sarebbe nemmeno la possibilità di conoscere la data del decesso, che potrebbe avvenire tra qualche giorno, mese o addirittura essere già avvenuto”.
“Tutto questo per avere un vantaggio economico! Vogliamo ricordare ai Comuni di Roccadaspide e Agropoli che le leggi vanno rispettate, in primis dai Comuni, che dovrebbero essere un esempio per i cittadini. I cani non sono merce di scambio”.
Max