(Adnkronos) – Sono più di 21mila le persone che hanno perso la vita in Siria e in Turchia a causa del terremoto. Lo riferiscono le autorità sanitarie e non dei due Paesi, mentre si continua a scavare sotto le macerie nella speranza di trovare superstiti. In Turchia il bilancio delle vittime è di 17.674 morti, mentre in Siria si parla di 3.377 vittime il che fa salire il bilancio totale dei morti accertati a 21.051.
L’emittente pubblica turca TRT ha riferito che finora in Turchia sono state salvate dalle macerie circa 8.000 persone. Due fratelli di 5 e 11 anni sono stati trovati vivi nella provincia di Kahramanmaras circa 84 ore dopo essere stati sepolti dal terremoto, ha riferito l’emittente turca NTV. Le immagini hanno mostrato i due fratelli avvolti in coperte e trasportati in ospedale. Buone notizie sono arrivate anche dalla provincia di Hatay: tre persone sono state recuperate vive giovedì, come ha riferito l’agenzia di stampa statale Anadolu.
Sono almeno 75.780 le persone evacuate dalle regioni del sud della Turchia che sono state colpite dal terremoto, rende noto l’Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali (Afad).
Gli Stati Uniti forniranno 85 milioni di dollari come aiuti urgenti per il terremoto a Turchia e Siria, tra cui medicine, alloggi e altri rifornimenti, ha annunciato il presidente americano Joe Biden. “I nostri cuori rimangono con il popolo di Turchia e della Siria”, ha scritto su Twitter.
Intanto sono arrivati a Damasco i primi aiuti inviati dalla Cina, tra cui attrezzature mediche e rifornimenti, e altri sono in transito. Lo scrive il Global Times, spiegando che Guo Yang, vice segretario generale della Fondazione della Croce Rossa Cinese arrivato in Siria con l’aereo, ha detto che la prima spedizione comprende forniture mediche e medicinali per cinquemila persone.