(Adnkronos) – Come ogni anno, il 1 Maggio la Confsal (Confederazione Sindacati Autonomi dei Lavoratori) è scesa in Piazza del Plebiscito a Napoli per il Lavoro. “Per far ripartire il Lavoro – afferma il segretario generale, Angelo Raffaele Margiotta – è necessario affrontare e risolvere molte criticità che attanagliano il mondo del lavoro, soprattutto al Sud! Penso alla disoccupazione giovanile e a quella delle donne a cui dobbiamo dare risposta attraverso politiche attive efficaci sul fronte dell’occupazione. Milioni di lavoratori hanno salari talmente bassi – continua Margiotta – che non raggiungono la soglia del lavoro povero e, nonostante ciò, i loro redditi sono tassati e sono obbligati a pagare quella che io definisco la ‘tassa sulla povertà'”.
“È un’autentica ingiustizia sociale! La Confsal, pertanto, chiede che la pressione fiscale si riduca del tutto sui redditi minimi in modo che siano completamente detassati. Gli stipendi dei pubblici dipendenti della scuola, della sanità, delle funzioni centrali, degli enti locali, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco devono essere adeguati al costo della vita perché, a causa dell’inflazione, stanno registrando una perdita d’acquisto di oltre il 10%. Necessitano dunque stanziamenti per il rinnovo dei loro contratti in modo che sia valorizzato così il lavoro che quotidianamente svolgono. Anche nel privato, soprattutto nei settori produttivi più deboli, i salari risultano talmente bassi da non garantire dignità economica ai lavoratori e pertanto bisogna aiutare, in un’ottica di economia sociale, questi settori concentrando selettivamente su di essi le risorse adeguate”, sottolinea.
“Nei luoghi di lavoro più sicurezza che per le aziende non rappresenta un costo ma un investimento: il lavoro è un progetto di vita e non di morte. Necessita cambiare il sistema previdenziale perché, dopo il lavoro di una vita, devono essere garantite ai lavoratori pensioni eque. Per recuperare le risorse necessarie allo sviluppo e alla crescita economica del sistema-Paese occorre contrastare efficacemente l’evasione fiscale, anche avendo il coraggio di toccare i profitti multi-miliardari come quelli dei gruppi bancari che quest’anno hanno distribuito oltre 10 miliardi di profitti. Un appello, infine, alle regioni affinché – conclude Margiotta – si impegnino molto di più nell’utilizzare i fondi assegnati per lo sviluppo del mezzogiorno”.