“Forzando una porta sul retro, si sono introdotti nei locali di via Giuseppe Belluzzo 1. Una volta all’interno, – prosegue la nota – hanno provato a disattivare l’allarme, ma non ci sono riusciti e così si sono dati alla fuga. In quei pochi minuti i malviventi hanno però messo a soqquadro l’ufficio principale”.
“Stavano cercando dei documenti – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – probabilmente pensavano di poter prendere carte riguardanti la nostra azione nei processi sulla malavita organizzata a Roma. A parte una tv presente nella sala dove sono entrati, non hanno infatti toccato nulla, si sono subito diretti nell’ufficio principale, dove abbiamo trovato una grande confusione ed i cassetti delle scrivanie aperti. Questo è l’aspetto più inquietante. La nostra associazione è impegnata in diverse attività – continua l’avvocato Giacomelli – tra le principali c’è quella per la legalità. Gestiamo Sportelli Antiracket e Antiusura in alcune città per fornire un aiuto ai cittadini, stiamo partecipando a diversi processi in cui assistiamo vittime di usura ed estorsione. Preferiamo pensare ad un furto andato storto grazie all’intervento del sistema di allarme, ma temiamo possa essere stato un atto intimidatorio. La criminalità organizzata a Roma è diventata sempre più aggressiva, la pervasività delle nuove mafie nel tessuto capitolino sta crescendo in maniera vertiginosa, ma quanto accaduto non ci fermerà – conclude il Segretario Nazionale di Codici – la nostra attività va avanti, come la nostra azione per la legalità”.