Il Coronavirus minaccia nuovamente la Cina, e stavolta lo fa dalla capitale, Pechino. Ancora una volta, come accaduto a Wuhan, il virus inizia a proliferare da un mercato alimentare, una delle strutture più grandi della città situata nella zona di Fengtai, circa 15 km da piazza Tienanmen.
Il primo caso giovedì, dopo due mesi, contagi saliti rapidamente a sei. QUesta mattina, in seguito a diversi tamponi, sono stati rilevati 45 casi asintomatici.
Coronavirus a Pechino, cosa succede in Cina. I rischi, le restrizioni e le decisioni del Governo
Le autorità cinesi hanno risposto all’allarme in modo energico. Chiuso il mercato di Xinfadi, scuole, asili e le comunità residenziali vicine sono state poste in isolamento.
Si parla di 10mila persone che saranno sottoposte al test, per cui è possibile immaginarsi una crescita dei casi. Nel frattempo, altri sei mercati all’ingrosso sono stati chiusi, mentre c’è la sospensione di eventi sportivi e l’istituzione di posti di blocco per le persone in ingresso.
Il Partito comunista di Pechino vuole assicuramente scongiurare una seconda epidemia, dopo lo sforzo immane effettuato per contenere la prima ondata. Inoltre, un focolaio scoppiato nella capitale sarebbe un danno di immagine insostenibile per la Cina.