A Bologna un’iniziativa per un teatro solidale

    Le persone che versano in gravi condizioni economiche, hanno anche la necessità di teatro, o meglio, dell’unione sociale, della consapevolezza e della gioia che derivano dal poter assistere ad uno spettacolo teatrale. Con questo scopo, il responsabile di Emilia Romagna Teatro, Claudio Longhi, con il sostegno dell’assessore alla Cultura del comune di Bologna, Matteo Lepore, ha mostrato l’iniziativa del ’biglietto sospeso’ unendo la consuetudine del dono del periodo natalizio con un intento benefico. Proprio come il folclore napoletano del caffè sospeso, vale a dire il gesto benefico di dare un contributo al bar per concedere un espresso a una persona senza identità e povera, nel capoluogo emiliano è possibile donare una serata a teatro tra quelli in cartello all’Arena del Sole. L’iniziativa, che era già stata illustrata in altri centri italiani come Palermo, Torino o Lecce, è un tentativo e varrà sino al 5 gennaio: fino a quella data chiunque può scegliere di regalare per otto euro un biglietto “per uno qualunque degli spettacoli in cartellone, senza limitazione di posti, saranno accessibili tanto la platea quanto la galleria” spiega il direttore Longhi, che sottolinea: “Dal 12 dicembre quando l’idea è stata presentata, quindi relativamente tardi, abbiamo venduto già 65 biglietti sospesi: il risultato era tutt’altro che scontato per i tempi in cui viviamo”. Altre sperimenti simili erano già stati fatti a Lecce, ad esempio, al teatro Apollo. In Piemonte, invece, l’Associazione Tedacà, una compagnia di Torino, aveva sostenuto un crowdfounding per i biglietti sospesi: chiunque poteva comprare un biglietto per chi non poteva. A Palermo, nell’anno appena passato, sono stati ben tredici i teatri che hanno appoggiato l’iniziativa. “Intendiamo il teatro come un luogo aperto, senza mura, di coesione e aggregazione sociale” ha commentato sempre Claudio Longhi. “Così abbiamo pensato che anche per il teatro fosse applicabile la pratica del dono e di conseguenza è arrivata l’idea del biglietto sospeso”.