Ad appena 51 anni è morto il regista-prodigio John Singleton

    “John è morto pacificamente, circondato dalla sua famiglia e dai suoi amici. Vogliamo ringraziare gli straordinari dottori dell’ospedale Cedars-Sinai per la cura e la gentilezza, e vogliamo nuovamente ringraziare tutti i fan, gli amici e i colleghi di John per tutto l’amore e il supporto che gli hanno mostrato durante questo periodo difficile”.
    Attraverso un comunicato, i famigliari di John Singleton ne hanno annunciato dolorosamente la prematura scomparsa.
    Il regista 51enne versava purtroppo in uno stato di coma dopo esser stato colpito lo scorso 17 aprile da un brutto ictus.
    Da sempre in prima linea contro la microcriminalità metropolitana, il regista è stato uno dei più bravi a raccontare il difficile quotidiano dei giovani dei ghetti neri americani.
    Lo stesso suo film d’esordio, ’Boyz n the Hood’, realizzato ad appena 23 anni, è una sorta di documentario antropologico su i fenomeni  ‘tribali’ che in questo caso caratterizzavano la violenta diatribe che contrappone bande di neri, nella conquista di vaste aree di una periferia triste e desolata. Un esordio, quello del giovanissimo Singleton, che si tradusse subito in due candidature agli Oscar (per la ‘Miglior Regia’, e per la ‘Miglior Sceneggiatura originale’). C’è da sottolineare che in questo caso sono due i ‘record’ stabiliti: la sua candidatura alla Regia è stata la prima di un regista afroamericano nella storia degli Oscar, ed in generale mai nessuno così giovane era stato ‘attenzionato’ dalla nomination.
    Tanto per spiegare la stima che John Singleton riceveva nell’ambiente, benchè giovanissimo, venne chiamato Michael Jackson per girare il video di ’Remember the Time’.
    Nel corso della sua purtroppo breve carriera John Singleton ha lavorato sia per il cinema che per la televisione.
    Amato da tutti gli attori per quella sua visione cruda ma poetica, sul grande schermo ricordiamo ’Poetic Justice’ (interpretato da Janet Jackson e dal rapper Tupac Shakur), 
    ’L’università dell’odio’ (con Tyra Banks, Jennifer Connelly ed ancora Laurence Fishburne, già protagonista del primo ’Boyz n the Hood’), ‘Strade violente’ (con Cuba Gooding Jr, Ice Cube, e una splendida Angela Bassett). Quindi ’Shaft’ (con Samuel L. Jackson), ’2 Fast 2 Furious’, e ’Four Brothers – Quattro fratelli’.
    Grandi lavori come dicevamo anche per la televisione, dalla produzione alla regia,  come per la serie ’Snowfall’, che ripercorre il devastante arrivo del crack nella Los Angeles dei primi anni ’80. Quindi altre serie come ’Empire’, e ’American Crime Story’. 
    Max