Artefice silente dei fasti dell’indimenticato artista, Yoko Ono celebra Lennon attraverso ‘Imagine’

    Artefice silente dei fasti dell’indimenticato artista, Yoko Ono celebra John Lennon attraverso ‘Imagine’

    Martedì scorso, il 9 ottobre, avrebbe compiuto 78 anni. Per l’occasione la sua fedele, eclettica e controversa compagna di vita, ha deciso di pubblicare un libro attraverso il quale – oltre che omaggiare l’artista – ripercorre la genesi di ‘Imagine’, riconosciuto capolavoro di John Lennon, capace di oltrepassare su YouTube i 10 milioni di visualizzazioni. Due giorni dopo il compleanno del suo compagno, in quel 1971, l’11 ottobre, irruppe nelle radio il singolo.
    Un’iniziativa, quella di Yoko Ono, che proprio per l’imprevedibilità della celebrazione di circostanza, ben spiega e definisce la sua straordinaria personalità. Di lei infatti l’immagine più abusata e quella di una ‘mezza pazza che contribuì’ allo scioglimento dei Beatles’.
    In realtà le cose non stanno proprio così.
    La vita di questa geniale artista (pittrice, scultrice, regista, musicista, cantante) oggi 85enne, nasconde invece un vissuto straordinario. Figlia di uno dei più importanti banchieri giapponesi e di una concertista classica, da una vita agiata, in seguito ai disastri della seconda guerra mondiale, giovanissima, con la sua famiglia fu costretta a trasferirsi a New York in semi povertà. Qui Yoko si appassionò all’Arte fino divenire una delle maggiori rappresentanti della nascente espressione concettuale ed avanguardista.
    Ebbe due precedenti Matrimoni a quello con John e, guarda caso, in entrambi i casi sposò dei musicisti: il compositore Toshi Ichiyanagi, ed il jazzista e produttore Antohony Cox, finito poi sulle cronache per il ‘rapimento’ (nell’ambito di una contesa ferocissima). della loro figlia, Kyoko, che Yoko potrà riabbracciare soltanto nel 1998.
    Quando conobbe John Lennon, nel corso di una mostra londinese (all’Indica Gallery, il 9 novembre 1966), Yoko era dunque un’artista affermata, nota per essere tra i fondatori di ‘Fluxus’, una sorta di associazione formata da artisti avanguardisti, intitolati al libero pensiero.
    Questo per spiegare l’enorme impatto ‘culturale’ – oltre che sentimentale – che Yoko ebbe su Lennon il quale, attraverso la loro frequentazione ebbe modo di ‘andare oltre’, di cimentarsi con pensieri alti e profondi. Ed in effetti già allora covava in John la filosofia che avrebbe poi espresso proprio con ‘Imagine’, grazie ad un libro di poesie che lei le regalò, e che in alcuni passaggi esaltava propri quei concetti pacifisti.
    La loro unione divenne poi un connubio artistico a tutto tondo. Emblematica in tal senso l’uscita del primo album da solista di Yoko Ono (’Yoko Ono/Plastic Ono Band, pubblicato nel 1970), che faceva il ‘verso’ al già riconosciuto John Lennon/Plastic Ono Band. A spiegare la voglia di ‘sperimentare’, di scomporre e rileggere le espressioni artistiche e le arti visive, i due album avevano le copertine molto simili, se non proprio identiche; e se nell’album di Lennon l’ex Beatles appariva teso verso Yoko Ono, viceversa, nella copertina della Ono era invece lei che tendeva a piegarsi verso Lennon.
    Questo tanto per spiegare la forza e la preziosità di una collaborazione che proietta i due in una dimensione sicuramente lontana dal ‘commerciale’, inteso come bene di consumo popolare. Non deve dunque sorprenderci quest’ultima iniziativa editoriale, proprio perché ha una matrice di grandissimo spessore.
    Se pensiamo che Lennon visse per soli 40 anni (fino a quel maledetto 8 dicembre del 1980, quando venne assassinato da Mark Chapman), resta il rammarico per come e cosa avrebbe potuto raccontarci ancora e, soprattutto, come avrebbe commentato la scena politico-sociale del nostro contemporaneo.
    Ma per l’occasione, per quanto non corrisponda ad una ricorrenza celebrativa a cifra tonda, accanto alla biografia curata da Yoko (che ha comunque super visionato ed autorizzato il tutto), ecco arrivare nei negozi anche ‘Imagine – The Ultimate Collection’: trattasi di un cofanetto composto da quattro cd e due Blu-Ray dove, anche qui, viene ripercorso il viatico dell’ex Beatles verso quello che sarebbe poi divenuto il suo secondo album solista. Ma non finisce qui.
    Anche il grande schermo va ad omaggiare infatti Lennon, ospitando proprio ‘Imagine’, la pellicola diretta nel 1972 da John e Yoko, qui in versione restaurata e con l’aggiunta di ben 15 minuti di contenuti inediti dove, personaggi del calibro di Phil Spector (leggendario produttore), e guest star come Fred Astaire, George Harrison, Andy Warhol, Dick Cavett, e Jack Palance, analizzano ciascuna traccia dell’opera. A tal proposito appaiono anche i musicisti che hanno concorso alla realizzazione dell’album, come George Harrison, Alan White (che diventerà il batterista degli Yes), Nicky Hopkins (pianista e storico tastierista live dei Rolling Stones), e Klaus Voormam,noto bassista fotografo dell’epoca Beatlesiana.
    Cigliegina sulla torta infine, Barbra Streisand ha annunciato di aver inserito ‘Imagine’ nel suo nuovo album, che uscirà il 2 novembre. Tutto ciò a testimonianza, per fortuna, che il mito di Lennon è sempre vivo…

    Max Tamanti